Roma, cocaina nascosta anche sul cornicione, 6 pusher in manette
Nel quartiere di Tor Bella Monaca non è stato sufficiente a tre spacciatori tunisini urlare “ZIO ZIO ZIO” per segnalare la presenza dei poliziotti durante l’illecita attività dello spaccio. Itre sono stati bloccati dopo un tentativo di fuga nei garage
Polizia Colombo droga sequestrata
(AGR) Proseguono senza sosta le indagini e gli interventi dei poliziotti della Questura di Roma nell’attività di prevenzione e repressione dei reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti. La specifica attività volta al contrasto degli stupefacenti ha permesso agli uomini della Polizia di Stato del commissariato San Lorenzo, a seguito di una perquisizione domiciliare presso l’appartamento di un 55enne romano, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari – sempre per reati inerenti il traffico e la vendita degli stupefacenti – di trarre in arresto l’uomo. Gli agenti, tramite un escamotage, sono riusciti ad accedere nell’abitazione oggetto di studio nei giorni scorsi da parte degli investigatori, e ad appurare - grazie al rinvenimento di diverse dosi ed involucri di cocaina, crack e marijuana, fogli manoscritti recanti cifre e numeri riconducibili all’attività di spaccio, oltre a materiale per il confezionamento - che l’uomo, approfittando della “condizione” degli arresti domiciliari, ha continuato a svolgere l’illecita attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Così, ultimate le indagini, l’uomo è stato arrestato; con la convalida dell’Autorità Giudiziaria è stato successivamente accompagnato in carcere.
Il quotidiano servizio di controllo del territorio effettuato dal personale della Polizia di Stato del commissariato Colombo ha permesso, fermando per accertamenti un 23enne egiziano, di rinvenire più di un etto di hashish. Il ragazzo fermato, per provare la propria identità, ha esibito un documento che non ha convinto gli agenti i quali, pertanto, hanno chiesto un ulteriore riscontro tramite un altro documento. Nel momento in cui il ragazzo ha aperto il proprio borsello al fine di esibire il proprio permesso di soggiorno è stato avvertito un inequivocabile forte odore di stupefacente. Il 23enne è stato così sottoposto a una perquisizione personale e, sia nel borsello che addosso – celato all’interno degli slip - è stato rinvenuto oltre un etto di hashish. La successiva perquisizione domiciliare compiuta dai poliziotti ha permesso di recuperare anche un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. L’arresto del 23enne è stato convalidato dal G.I.P.
Nel quartiere di Tor Bella Monaca, in Via dell’Archeologia, non è stato sufficiente a 3 spacciatori tunisini urlare “ZIO ZIO ZIO” per segnalare la presenza dei poliziotti durante l’illecita attività dello spaccio. Gli agenti della Polizia di Stato del VI° Distretto Casilino, presenti sul posto in un’attività di osservazione ed appostamento, hanno scoperto una consolidata attività di spaccio messa in atto dai 3 stranieri con tanto di “palo” e di fornitore “intercambiabile”. Così, non appena si sono accorti dello scambio “droga-soldi” con un cliente avvenuto dopo una breve contrattazione verbale - secondo un collaudato meccanismo comunicativo fatto di sguardi e gesti indicativi con le braccia atti a indicare da quale pusher recarsi e la quantità da fornire – i poliziotti sono intervenuti riuscendo a bloccare i complici, dopo un tentativo di fuga nei vari garage condominiali. Diverse dosi di droga, tra hashish e cocaina, sono state recuperate dagli investigatori durante l’inseguimento dei fuggitivi e durante la successiva perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti oltre alla somma di 800 euro, anche un bilancino di precisione e un machete con la lama ancora intrisa di sostanza stupefacente. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato gli arresti per i tre tunisini.
Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.