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Rifiuti, tutti contro tutti nel Lazio

print12 ottobre 2011 21:39
(AGR) ( AGR ) E’ caos nel Lazio per individuare il sito che sostituirà Malagrotta. Ieri il ministro dei Beni culturali ha teso una mano a Fiumicino e chiuso, con un suo pesante veto, qualsiasi ipotesi per Pizzo del Prete. Intanto è bagarre politica, persino Alemanno, sindaco di Roma, ha espresso perplessità circa le destinazioni indicate dalla Polverini, mentre l’intera area di Riano si incendia. “La scelta delle aree – dichiara l’assessore regionale alle Attività produttive e alle Politiche dei rifiuti, Pietro Di Paolo - che ospiteranno due bacini provvisori dove conferire i rifiuti trattati, effettuata dal commissario Pecoraro, è basata sull’analisi regionale di siting e non riguarda i progetti presentati, ma considera le zone del territorio di Roma e provincia giudicate idonee dal punto di vista geomorfologico. Condivido, inoltre, quanto affermato dal commissario Pecoraro, in merito all’esigenza di un provvedimento che renda pubblica l’area di Quadro Alto (Riano), con conseguente assegnazione della gestione del sito per mezzo di gara europea”. Immediate le repliche di ambientalisti e cittadini. “Le crepe della gestione rifiuti del centrodestra ora si stanno trasformando in voragini. – afferma il Presidente dei Verdi del Lazio, Nando Bonessio – La risposta all’interrogazione sul sito “definitivo” di Pizzo del Prete da parte del Ministro Galan e chiarissima. La cosiddetta soluzione finale al problema dei rifiuti non sta in piedi, perché il Ministro dei Beni Culturali, che per inciso appartiene alla stessa compagine politica della “strana coppia che scoppia” Polverini&Alemanno, ha giudicato Pizzo del Prete non idoneo e vincolato sia dal punto di vista archeologico, sia sotto al profilo paesaggistico. È incredibile con quanta incompetenza si sia scelto questo sito e con quanta approssimazione si avvii questa fase delicata fase della gestione rifiuti. Appare sempre più evidente che, purtroppo, in assenza di una vera politica dei rifiuti fondata su riciclo, riduzione, riuso e raccolta differenziata, le scelte “temporanee” come Quadro Alto a Riano, si trasformeranno in definitive. Per il centrodestra questa sembra una scelta del destino ineluttabile, ma non è così. Cambiare modello di gestione dei rifiuti è possibile e doveroso, ma questo centrodestra legato a doppio filo a interessi meramente economici sembra non essere in grado di proporre alcun altro tipo di gestione come quella delle discariche e degli inceneritori”.

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