Regione Lazio, contributo di libertà alle donne vittime di violenza
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Con questo contributo – continua la Califano - si va a supportare non solo la donna vittima di violenza e la sua autonomia abitativa, ma anche le necessità dei figli: canoni di affitto, spese condominiali, utenze, acquisto libri scolastici, materiale didattico, mensa e dopo scuola, abbonamento mezzi pubblici. E tanti altri interventi ancora.
Molte donne dopo i maltrattamenti si trovano costrette a ripartire da zero e dopo un primo percorso nei centri dedicati è fondamentale sostenerle per evitare che a causa dei problemi economici non siano costrette a tornare da quegli uomini dai quali hanno subito violenza. E in secondo luogo per dare loro il tempo di ricostruire la propria vita, sia dal punto di vista psicologico che lavorativo. Mi piace ricordare, infine, come la Regione Lazio sia stata la prima in Italia a introdurre un contributo in sostegno dei figli delle vittime di femminicidio. Contributo che dal 2018 è stato esteso ai figli fino a 29 anni. E che sempre il Lazio dispone di un’importante rete di Centri antiviolenza e delle Case rifugio. I Centri antiviolenza pienamente funzionanti sono 22 mentre le Case rifugio 8, per un totale di 76 posti letto”.