Regione e sindaci, faccia a faccia sulla casa
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Questi i temi al centro di un seminario in programma il 18 febbraio dalle 10 alle 14 presso la sala Tirreno della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi 7 a Roma. L’incontro, promosso dalla Direzione Regionale Territorio e Urbanistica è rivolto agli amministratori di tutti i Comuni del Lazio, ai tecnici progettisti e agli attori del territorio interessati a partecipare ai Programmi ha lo scopo di condividere il percorso di riqualificazione urbana e ambientale, aspetto qualificante della legge sul piano casa approvata dalla Giunta regionale.Tre milioni e 200mila gli euro previsti per il 2010.
“Obiettivo dell’iniziativa è spiegare come ideare e portare a realizzazione i Programmi integrati, innovativi strumenti di recupero ambientale e delle periferie previsti nel Piano casa regionale – afferma Esterino Montino, assessore all’urbanistica e vicepresidente della Regione Lazio -I Comuni sono infatti chiamati a riflettere sulle necessità e potenzialità dei loro territori sottoutilizzati o degradati per pensare a soluzioni di riqualificazione che consentano di migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle famiglie. Questa prima fase di formazione dei Programmi sarà sostenuta dalla Regione Lazio con un finanziamento di 1 milione di euro. Una possibilità di rinnovo urbanistico prevista per i quartieri residenziali ma anche per quelle parti delle città dove permangono spesso abbandonati e nel degrado capannoni e strutture artigiano-industriali. Intere aree urbane potranno così essere ripensate, con la regia dell’amministrazione pubblica e la collaborazione dei privati, secondo elevati standard urbanistici e ambientali".
"Oltre alle nuove residenze sarà possibile creare in un disegno sviluppo sostenibile e di qualità nuovi parchi, strade, piazze e scuole. Una volta che i Comuni avranno elaborato le priorità di riqualificazione la Regione finanzierà con 2,2 milioni di euro per il 2010 una parte della realizzazione delle opere pubbliche. E i privati saranno chiamati ad effettuare la demolizione e ricostruzione dei manufatti degradati e a proporre ulteriori opere pubbliche da integrare nel progetto complessivo di riqualificazione”.