POLIZIA: E' MORTO A ROMA FERNANDO MASONE
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Una foto recente di Fernando Masone
Nato a Pesco Sannita il 6 aprile del 1936, il prefetto Fernando Masone, ricopriva, dal 2000, l'incarico di segretario generale del Cesis, il comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza. Masone, inoltre, e' stato insignito delle onorificenze di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine "Al merito della Repubblica Italiana" e di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Melitense del Sovrano Militare Ordine di Malta. Era sposato e aveva due figli.
Entrato in Polizia nel 1963, subito dopo la laurea in giurisprudenza, Masone viene destinato, come vice commissario in prova, alla questura di Campobasso. Il primo dei tanti incarichi operativi che ricoprira' nel corso della sua lunga carriera.
Dal 1964 a Roma, per 12 anni rimane alla squadra mobile della capitale, dal '73 al '79, come capo. Sono questi gli anni dei sequestri di persona (a Roma, tra gli altri, quello di Paul Getty jr), degli attentati sanguinosi delle Br, del terrorismo nero e dell'infiltrazione della mafia siciliana nella capitale. Tra i funzionari di quella squadra mobile anche l'attuale capo della polizia, Gianni De Gennaro a cui Masone affida la sezione narcotraffico.
Dal 1979, Masone e' stato trasferito alla Criminalpol, Ufficio di coordinamento a livello centrale di tutta l'attivita' investigativa. In seno alla Criminalpol, il 17 marzo 1980, ha assunto le funzioni di Dirigente del Centro interprovinciale di Polizia Giudiziaria per il Lazio e l'Umbria, incarico ricoperto sino al settembre 1981. Successivamente e' stato posto alla direzione di uno dei piu' importanti Commissariati Circoscrizionali di Pubblica Sicurezza della Capitale.
Promosso Dirigente Superiore della Polizia di Stato il 10 gennaio 1988, il 15 marzo successivo gli e' stata affidata la direzione della Questura di Caserta. Il 9 gennaio 1989 e' stato preposto alla Direzione della Questura di Palermo.
Nel 1991 e' di ritorno a Roma come questore della capitale. Le "emergenze" da affrontare sono diverse rispetto al capoluogo siciliano, come quella scattata con le aggressioni dei naziskin e i cosiddetti "sequestri anomali".
Nell'agosto del 1994 viene nominato dall'allora ministro dell'Interno, Roberto Maroni, capo della polizia, incarico che ricoprira' fino al 2000. Sono gli anni delle imprese della banda della 'Uno bianca' e della lotta contro la 'Cupola' mafiosa che aveva dichiarato guerra allo Stato. Le forze dell'ordine, alla fine, ottengono grandi successi, come l'arresto del boss della 'mafia del Brenta', Felice Maniero e quello, clamoroso, dei fratelli Brusca in Sicilia.
Il 26 maggio del 2000 la nomina a segretario generale del Cesis, incarico che ha ricoperto sino alla fine.