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Pier Paolo Pasolini, un nuova stele

print02 novembre 2012 18:06
(AGR) In occasione dell'anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini l’Associazione “MARE IN VISTA” organizzadue appuntamenti per commemorare il grande intellettuale. Venerdì 2 novembre, alle ore 11.00, presso, piazza dei Piroscafi verrà inaugurato un monumento a Pasolini realizzato dalla Comunità Foce del Tevere.Sabato 10 novembre alle 17.00 in Piazza Anco Marzio tavola rotonda “Perché il Processo", tratto da il Corriere della Sera, 28 settembre 1975 (*) accompagnata dalla proiezione di immagini, filmati e letture inedite hanno partecipato: Riccardo Corbucci (PD), Vice Presidente del Consiglio del IV Municipio, Stefano Salvemme (PDL), Vice Presidente del Consiglio del XIII Municipio,Leonardo Ragozzino, Responsabile Cultura SEL Roma Area Metropolitana, Paolo Surini, Esecutivo Regionale IDV Lazio e portavoce IDV XIII Municipio.” La faccia affondata nella melma. Senza camicia, il cadavere indossa una maglietta sporca di sangue. Segnata dal passaggio di pneumatici. Un massacro”. Quando il commissario Marieni lo gira, mormora “Pasolini”. Così la cronaca del 2 novembre 1975 di Lucia Visca, giornalista di Paese Sera, e così la Comunità della Foce del Tevere vuole ricordare il poeta, Pier Paolo Pasolini. “Abbiamo costruito un crocifisso con le scarpe che avevamo messo sul cancello della vergogna a ricordo di chi calpestava quei luoghi prima del 23 febbraio 2010” – dichiara Franca Vannini, portavoce della Comunità – perché Pasolini era uno spirito autenticamente religioso, seppur non confessionale e dichiaratamente ateo, e ha combattuto tutta la vita contro la dissacrazione del mondo e per superare i limiti tra sé e gli ‘altri’, in particolare i più umili”. “La croce verrà adagiata per terra accanto a dei pneumatici e vicino al campo da calcio amatoriale, per ricordare in modo autentico quella orribile notte all’Idroscalo di Ostia.” – prosegue Vannini – “Amava questo lembo di terra, dove ha trovato anche la morte, e in questa terra la nostra gente lo vuole ricordare, anche quella che ora non può più calpestarla, come lui”.

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