Piazza Anco Marzio, caos e gazebo
(AGR)(AGR)"Sono stati spesi 2 milioni di euro per un'area pedonale trasformata oggi…in un finto 'centro commerciale naturale' e diventata mercatino di auto usate e raccolta firme in campagna elettorale." Questa la denuncia del Comitato civico 2013 che sulla questione dell’utilizzo della piazza, fiore all’occhiello del litorale romano ha pubblicato una nota di protesta: “Triste sorte quella di Piazza Anco Marzio a Ostia, una piazza che doveva essere il salotto del grande quartiere marino di Roma. Oggi, domenica 14 aprile 2013, era occupata da una parte dal gazebo del M5S che dalle 10 fino alle 20 raccoglieva lefirme per la presentazione della lista alle elezioni del Comune di Roma, dall'altra dal gazebo di Alemanno allestito per una propaganda istituzionale e nella restante parte da "un raduno con mostra statica di automobili e motocicli d'epoca" organizzato dall'Associazione “Fiat 500 Gruppo Ostia Beach”. Tutto regolarmente autorizzato, comprese le auto dentro l'isola pedonale dove non possono però transitare le biciclette. In pianta stabile, da una settimana, il gazebo del sindaco Gianni Alemanno dove campeggia lo slogan "Continuiamo Insieme", quasi che un sindaco di Roma avesse bisogno di farsi conoscere per quello che ha fatto in 5 anni. La realtà è che Alemanno ad Ostia, tra i cittadini, non è mai venuto e che adesso in campagna elettorale si deve far assistere dal suo fido Assessore comunale Davide Bordoni, reuccio della piazza dove negli ultimi anni ha organizzato la discussa manifestazione di Ostia Classic. Per ultimi i grillini che dopo il flop durante la presentazione dei candidati di 4 giorni fa (appena 75 persone), devono immergersi nella folla domenicale sapendo bene che la gente, distratta e rilassata dalla splendida giornata, una firma non la nega a nessuno, neppure a loro. A rimetterci è stato il decoro urbano di una piazza già squallida di per sè, la tranquillità dei residenti e degli avventori dei bar, l'offesa al luogo pubblico che doveva a ben altre manifestazioni esser destinato”.