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Piano rifiuti, l'allarme di Legambiente

print11 gennaio 2013 16:58
(AGR) “Sono gravissime le questioni poste dalla sentenza del TAR che ha cancellato il piano rifiuti della Regione Lazio, vere e proprie accuse che confermano quanto Legambiente e i comitati hanno sempre affermato circa l'inaffidabilità del documento, il prossimo governo regionale dovrà rifare il piano -afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Abbiamo letto con attenzione le decine di pagine della sentenza e in sostanza ne emerge che la Regione Lazio ha inserito nel documento di pianificazione il cosiddetto 'scenario di controllo', il piano B come Legambiente lo ha sempre chiamato, basato sul conferimento in discarica piuttosto che sull'incremento della differenziata, sul pretrattamento e sul recupero dei rifiuti. Ipotesi in netto contrasto con la normativa europea e nazionale, che rendono il Piano del tutto inaffidabile, tanto da prevedere in caso di mancata realizzazione dello 'scenario di piano', l'incremento delle volumetrie delle discariche da 828.423 metri cubi nel 2013 a ben 6.859.956 metri cubi nel 2017, per garantire l'autosufficienza regionale. Il Piano Rifiuti della Regione Lazio è illegittimo e quindi è annullato, andrà riscritto dal prossimo governo regionale tenendo conto dei giusti obblighi di legge, su riduzione, riuso e differenziata.”

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