Palidoro, una città da rifondare
(AGR) “Dopo anni di lotte, di promesse siamo punto e a capo. L’ex presidio di Palidoro rimane lì a marcire. Schiacciato dagli impegni elettorali evasi. Di manifestazioni, di sos ne abbiamo lanciati a migliaia. Ora è venuto il momento che la classe politica si prenda sulle spalle i problemi della città e inizi a portare a casa risultati. Vogliamo l’apertura dell’ex presidio medico di Palidoro.Vogliamo impegni scritti, non più parole che finiscono per perdersi nel vento. Qui non si tratta di speculazioni politiche o chissà cosa, c’è una petizione con oltre 2500 firme a testimoniarlo”. È quanto dichiara il presidente del comito Il Piccolo Borgo di Palidoro, Paolo Sbraccia. “Dieci anni di incuria l’hanno ridotto uno straccio: tegole pericolanti, colonie di uccelli, degrado, discariche ovunque. Uno spettacolo agghiacciante. Ottocento mila euro di soldi pubblici buttati. Il vecchio presidio sanitario di Palidoro deve tornare a vivere. Oltre ventimila persone nell’asse nord sono abbandonate a loro stesse: il primo presidio medico è a 20 chilometri da qui. Per noi curarsi è diventato un lusso. Le due opportunità sono l’Ospedale Grassi di Ostia o l’Aurelia Hospital”.
“Pretendiamo un punto di primo soccorso, un poliambulatorio attrezzato, aperto dodici ore al giorno per tutta la settimana con dotazione tecnologica di base che possa essere di supporto a una zona grande quanto un medio Comune italiano. Serve un luogo per le visite specialistiche. Un luogo che funga da posto di primo soccorso per le urgenze”. “Per questo chiediamo a tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, di fare proprio questo documento e discuterlo nel primo consiglio comunale utile. Oggi il tempo delle parole è finito, servono i fatti e sottoscrivere un impegno pubblico è un primo passo”.