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Ostia, spiagge resta tutto come prima, stop del TAR alle gare per le concessioni balneari

Stessa spiaggia, stesso mare e sopratuto...stesso concessionario nel segno della continuità e comune per consentire la gestione degli arenili con l'estate alle porte. Tutto si dovrà decidere, a meno di nuove sorprese, il prossimo 14 ottobre.

printDi :: 13 marzo 2025 19:36
Ostia, spiagge resta tutto come prima, stop del TAR alle gare per le concessioni balneari

(AGR) Stop al bando del Campidoglio, tutto resta come prima, almeno fino al 14 ottobre. Il Tar del Lazio, infatti, ha sospeso il bando per l’affidamento di 31 concessioni demaniali sul litorale, accogliendo il ricorso presentato da alcuni balneari per l'annullamento, dell'avviso pubblico del 14 febbraio 2025.

La sospensiva del Tar non annulla la gara ma rimanda tutto al 14 ottobre, L’assessore Zevi del Campidoglio assicura: “E’ necessario procedere ad un’appello cautelare al Consiglio di Stato. Restiamo convinti dei valori e dei principi espressi nei  bandi”

 
E dunque, tutto fermo, mentre la stagione si avvicina a grandi passi. La sospensiva non cancella la gara pubblica per l’assegnazione di 31 concessioni balneari ma ne rallenta l’iter. Ed allora scatta l’allarme per la stagione balneare, la risposta più logica all’impasse è quella di confermare, almeno fino ad ottobre, i concessionari uscenti. “Avevano annunciato che avrebbero fatto ricorso – ricorda il presidente del X Municipio Mario Falconi – e quanto accaduto poteva essere nelle previsioni. Ora però bisogna subito sciogliere il nodo delle concessioni e procedere, mi auguro, ad una proroga a tempo delle concessioni. Le spiagge devono essere pronte ai primi di maggio”.

Il pronunciamento del TAR ha, comunque, evidenziato dei nodi da sciogliere nella questione delle gare per l’assegn azione delle concessioni, legati all’applicazione della normativa nazionale e regionale, compreso l’assenza del PUA, che secondo la normativa regionale prevede bandi per un anno, mentre quella nazionale prevede gare per la durata dai cinque ai venti anni.

Soddisfazione è espressa dalla Confesercenti: “Confidiamo che anche a lungo termine l’iter giudiziario dia ragione alla categoria, in modo che possa riprendere un percorso di comunicazione e di dialogo tra il Campidoglio e le imprese balneari. L'obiettivo – afferma Valentina Fabbri Biancone, presidente Confesercenti X Municipio - è far ripartire il turismo sul nostro mare. E' più che mai necessario riequilibrare la situazione, fermare i lavori lasciando la piena gestione ai concessionari fino al completamento dei piani di spiaggia e attendendo l’emanazione del decreto del ministro Salvini: solo così si avrà un quadro più chiaro su un tema così complesso. Serve un ragionamento nuovo da parte dell’amministrazione: vanno affrontati temi di grande rilevanza come l'erosione della costa ed il rilancio del mare di Roma; argomenti delicati per cui serve tempo e dialogo tra il comune e le associazioni del territorio”.

In serata i chiarimenti dell'assessore al patrimonio Zevi: “È fondamentale un pronunciamento del Consiglio di Stato per capire se la normativa nazionale prevalga su quella regionale e se, quindi, sia possibile procedere con gare pluriennali anche in assenza del PUA; l’obiettivo dell’Amministrazione è garantire trasparenza, legalità e il corretto utilizzo del demanio marittimo, in coerenza con le norme vigenti. Rispettiamo qualsiasi pronunciamento, ma riteniamo che la nostra impostazione sia rispettosa della normativa e dei principi sanciti dalla nuova legge” - e conclude Zevi - “difendiamo fermamente anche l’innovazione relativa alle royalty come opportunità di reale valorizzazione del litorale”.

Sarà garantita, ad ogni modo, - si legge nella nota del Campidoglio - la stagione balneare 2025 a beneficio di una balneazione attrezzata e sicura.

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