Ostia rivuole il Tribunale
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Antonio Ricci - Presidente del Consiglio del X Municipio
Nella sala riunioni dello stabilimento balneare ‘Venezia’, sul lungomare Amerigo Vespucci, si è svolto l'incontro “Tribunale e Giudice di Pace ad Ostia: che fare… ora?”, promosso dal Comitato Ostia – Diritto al Tribunale e al Giudice di pace e organizzato dall’avvocato Marco Lombardi, tra i più attivi nella difesa ad oltranza delle sedi giudiziarie.
Un Comitato promotore, composto dai circa 300 legali, che svolgono la loro attività principale nel municipio X, e dai cittadini, si è costituito alloscopo di “unire in modo trasversale e senza alcuna faziosità tutti quelli che ritengono fondamentali per la città di Ostia la sezione civile del tribunale di Roma e la sede del giudice di pace”.
Ilprossimo15 gennaiola Corte Costituzione si dovrà pronunciare sull'ammissibilità del referendum abrogativo richiesto ai sensi dell'art. 75 della Costituzione da ben nove Consigli Regionali, nei confronti della legge n. 148/12 sul riordino della geografia giudiziaria, che ha determinato la chiusura di oltre un migliaio di Tribunali e Uffici del giudice di pace in tutta Italia.
La protesta non riguarda solo Ostia: in tutta Italia, si sono svolte in questi giorniuna serie di manifestazione e incontri organizzati per affrontare questo argomento dal Coordinamento Nazionale “Pro-refendendum”.
Unanime la posizione dell’assemblea: “ E’una battaglia che deve andare avanti perché il nostro territorio non deve perdere i suoi presidi di legalità”.
Nel corso del Convegnosono stati sviscerati i temi riguardanti l’argomento, con il contributo degli addetti del settore (giudici e avvocati), dei politici e de cittadini presenti.
Molte le adesioni: il giudice di pace, dottor Claudio Fiorentino, la senatrice di Ostia, eletta nel Movimento 5 Stelle Fabiola Anitori, il giudice Guido Berri,decine di avvocati e politici locali. Particolare attenzione è stata dedicata, infine,alla questione del giudice di pace di via Costanzo Casana che, a differenza del Tribunale, è ancora operativo, ma manca di giudici in organico e sul quale è caduta la tegola delle recenti indagini della Procura, che hanno portato il fermo di uno dei giudici in servizio ad Ostia, con ulteriore aggravio del lavoro dell’Ufficio.