Ostia, riapertura dei Centri disabili: libertà di scelta per la famiglie
Questionario ad oltre 200 famiglie dell'ANFASS Ostia. L'86% degli intervistati ha chiesto che gli Enti competenti lascino alle famiglie ed ai centri la decisione di continuare le terapie alternative e a distanza o al contrario riaprire i Centri
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(AGR) “Nei giorni scorsi abbiamo inviato dei questionari a oltre 200 famiglie di Anffas Ostia. Volevamo avere il polso della situazione: capire se le terapie alternative o a distanza funzionassero, cosa ne pensassero della possibile riapertura dei centri per persone con disabilità come il nostro e come affrontare questa ipotesi. Abbiamo ricevuto informazioni molto importanti e interessanti”".Così il presidente di Anffas Ostia, associazione nazionale famiglie e persone con disabilità intellettiva e del neurosviluppo, Ilde Plateroti.
“Si tratta di un campione molto eterogeneo che dà chiaramente il senso di ciò che vivono e pensano le nostre famiglie - spiega il presidente Anffas Ostia -. Il dato che emerge con più preponderanza è la richiesta, da parte degli intervistati, del diritto di scelta. L’86 per cento chiede infatti che gli enti competenti lascino alle famiglie e ai centri la decisione di continuare le terapie alternative e a distanza o al contrario riaprire. A questo proposito oltre l’87 per cento del campione giudica positive le terapie alternative o a distanza che abbiamo rimodulato per l’epidemia da Covid-19. A domanda specifica, invece, se si ritenesse giusto riaprire centri con disabilità il 60 per cento si è detto contrario almeno fino a quando non ci sarà un vaccino o una terapia stabilizzata contro il Covid. Di questo 60 per cento una parte ha inoltre già confermato la volontà di interrompere progetti e dimettere i propri figli dal centro diurno. Il restante 40 è molto preoccupato”.
“Il questionario vuole essere un contributo, in termini di dati, che le nostre famiglie hanno voluto dare sia a noi che alle istituzioni per contribuire al lavoro degli uffici. Un segnale di grande civiltà ed educazione - sottolinea anche il presidente Plateroti -. Per Anffas Ostia la vita dei ragazzi e quella delle persone che lavorano ha la stessa identica importanza. È un principio che sentiamo di dover affermare, visto l'encomiabile e commovente lavoro degli operatori, alle volte ben oltre i doveri da contratto”.