Ostia, Raffaele Cantone e Francesco Caringella con "La corruzione spuzza"
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La presentazione sarà condotta dal critico letterario Arnaldo Colasanti e saranno presenti gli autori Raffaele Cantone, Presidente dell’Anac e di Francesco Caringella, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato. L’organizzazione dell’evento letterario è stata curata dal Premio Roma
Gli autori
Direttore scientifico di Dike Giuridica e autore di numerosissimi manuali forensi, Francesco Caringella è magistrato penale. Dopo essere stato Ufficiale di Marina Militare e Commissario di Polizia, è dal 1998 Consigliere di Stato. È inoltre giudice del Consiglio di garanzia per la giustizia sportiva e componente della Commissione di Garanzia dell'Autorità per le garanzie nella comunicazione. Vive a Roma, e nel 2012 esordisce nella narrativa con “Il colore del vetro” (Robin Edizioni). Del 2014 viene pubblicato “Non sono un assassino”, legal-thriller pubblicato da Newton Compton. Nello stesso anno, il suo racconto "Un gioco di specchi" è raccolto nell'antologia Delitti di Capodanno, per Newton Compton.
Raffaele Cantone è nato il 24 novembre del 1963 a Napoli ed è un magistrato italiano, in aspettativa dal 27 marzo 2014 ed attualmente Presidente delll'Autorità Nazionale Anticorruzione.Cresciuto a Giugliano in Campania (NA) Raffaele Cantone è entrato in magistratura nel 1991, prestando fino al 1999 l'incarico di sostituto procuratore presso il tribunale di Napoli.Successivamente è entrato a far parte della Direzione distrettuale antimafia napoletana, dove è rimasto fino al 2007.
Cantone ha svolto importanti indagini sul fronte camorristico riuscendo ad ottenre la condanna all'ergastolo per alcuni dei più importanti capi del clan camorristico dei casalesi, tra i quali Francesco Schiavone (meglio noto come Sandokan e recentemente deceduto) Francesco Bidognetti, Walter Schiavone, Augusto La Torre e Mario Esposito. Le sue indagini lo hanno portato anche all'estero (Scozia, Germania e Romania) dove ha individuato, ad opera dei clan La Torre e Schiavone, un intensa attività di riciclaggio di denaro di provenienza illecita in attività imprenditoriali e beni immobili.
Dal 1999, a causa di un'indagine che ha individuato un progetto di attentato ai suoi danni predisposto dal clan dei Casalesi, è sottoposto a programma di tutela e dal 2003 viene scortato.
"La corruzione spuzza" , dunque, è il nuovo libro del magistrato e scrittore barese, Francesco Caringella, scritto insieme a Raffaele Cantone, il presidente dell'Autorità anticorruzione. Un testo in cui il fenomeno corruttivo viene analizzato sotto una luce inusuale, descrivendo tutti gli effetti che la corruzione del Terzo millennio ha sulla nostra vita quotidiana. Il titolo è un chiaro riferimento alle parole pronunciate dal Papa a Scampia, in cui ha utilizzato un termine apparentemente errato: invece di "puzza" dice "spuzza", che però ha avuto una capacità evocativa maggiore ed eccezionale.
Spesso, infatti, tendiamo a sottovalutare un fenomeno invece gravissimo quale è la corruzione. Molti di noi possono avere la sensazione che “la corruzione non esiste” (come si sente spesso dire) perché non ne vediamo gli effetti concreti nelle nostre vite quotidiane. La corruzione non è solo un reato contro la pubblica amministrazione, è molto di più. È una problema culturale, una malattia sociale, un dramma economico, un furto di futuro. È un omicidio, anzi una strage. I soldi che finiscono nelle tasche dei corrotti vengono sottratti alla collettività, al bene pubblico, a ognuno di noi. Significano opere pubbliche infinite, ospedali inefficienti, cultura al collasso, cervelli in fuga, giustizia drogata, investimenti stranieri lontani, am-biente violentato, immoralità della politica. Il libro vuole indagare e rendere evidenti anche per i cittadini comuni gli effetti, invisibili ma drammatici, di un male che, come insegna “mafia capitale”, non si manifesta più in isolati accordi illeciti, ma in sistemi organizzati e mafiosi di vero e proprio controllo della cosa pubblica. La corruzione non esiste è un libro che cambierà il modo in cui vediamo il nostro paese, la nostra vita pubblica e le nostre città.