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Ostia, perseguita la compagna e la picchia per gelosia, finisce agli arresti domiciliari

Un giovane di vent'anni, dopo ripetute aggressioni e pestaggi nei confronti della sua compagna 17enne è stato posto agli arresti domiciliari. Una serie di incomprensioni all'inizio della convivenza dei due: 20 anni lui, 17 lei, alla base delle agggressioni

printDi :: 11 dicembre 2020 12:25
Ostia, perseguita la compagna e la picchia per gelosia, finisce agli arresti domiciliari

(AGR) Gli agenti del X Distretto Lido di Roma, diretto da Eugenio Ferraro hanno dato esecuzione all’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emesso dal Tribunale di Roma – Ufficio Gip, nei confronti di T. A. cittadino italiano di 20 anni, per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e atti persecutori nei confronti della compagna convivente di 17 anni. Tutto ha avuto origine agli inizi della breve convivenza. La vittima ha raccontato agli inquirenti di aver subito, all’interno di un’abitazione nella zona dell’idroscalo, continui soprusi, aggressioni e minacce con cadenza quasi quotidiana, sempre scatenate da motivi di gelosia, futili o inesistenti, ed in parte causati dall’uso da parte dell’uomo di sostanze stupefacenti.

A conclusione della convivenza l’arrestato ha proseguito la sua condotta aggressiva e violenta con atti vessatori attraverso comunicazioni telefoniche, messaggi whatsapp, nei quali la minacciava per costringerla a ripristinare la convivenza. Successivamente l’uomo ha continuato l’azione persecutoria e, lo scorso novembre, dopo aver intercettato la ragazza nei pressi dell’abitazione della mamma, l’ha prima insultata e poi, dopo averla afferrata per il collo le ha fatto battere la testa contro il muro colpendola ripetutamente con schiaffi. Nella giovane ha così continuato a vivere in un perdurante stato d’ansia e paura, tanto da costringerla a modificare le proprie abitudini di vita facendosi accompagnare sempre da un familiare in tutti i suoi spostamenti.

 
Grazie alle risultanze investigative a cui sono giunti gli agenti della Polizia di Stato, l’Autorità Giudiziaria, ha emesso nei confronti del 20enne, la misura cautelare degli arresti domiciliari; è stata inoltre disposta per lui, l’applicazione del dispositivo elettronico di controllo, cd. braccialetto elettronico, al fine di assicurarne un costante monitoraggio in caso di spostamenti non autorizzati.

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