Ostia, murales "oscurato", #Noi scrive al Miur
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Massimiliano Vender, presidente dell'Associazione Antimafia Noi, ha quindi deciso di interpellare direttamente il MIUR, l'azienda romana di trasporti, il Comune di Roma e la Regione Lazio.
“Il murale - ricorda Vender - avrebbe dovuto rappresentare volti di personaggi emblematici del territorio lidense, insieme a volti di donne e uomini impegnati nella lotta alla mafia, volti scelti da mille studenti di dieci istituti scolastici che hanno partecipato al progetto legalità, finanziato dal Miur. Il X Municipio ha fatto però un distinguo, ci sono volti e volti. Ci sono volti di persone morte che non disturbano i precari equilibri politici lidensi e altri “in vita”… che danno fastidio alla mafia e a Casapound e quindi sono divisivi. Il volto della giornalista di Repubblica Federica Angeli a Ostia, territorio in cui vive sotto scorta perché ha denunciato i clan lidensi, è il vero volto “divisivo” per la giunta dei 5Stelle sollecitata da Casapound.”
Lo stesso Vender, rivolgendosi all'assessore e ai dirigenti dei dipartimenti coinvolti, prosegue. “Il X Municipio per gestire la “crisi” e mantenere gli equilibri “divisi” sul territorio, invece che banalmente togliere il patrocinio al progetto, decide di far “oscurare” i volti dei vivi con del fogliame. “Oscurare e non censurare” tengono a precisare dal X Municipio, ignorando completamente che il messaggio che hanno lasciato passare ai cittadini e ai ragazzi è che per essere un esempio di legalità e lotta alla mafia devi essere semplicemente morto.”
Il presidente di #Noi, ha poi spiegato che, l'amministrazione a 5 stelle, in un primo momento, aveva proposto di trovare una location diversa dove dipingere i volti censurati, a spese del municipio, salvo poi tirarsi indietro affermando di aver ritirato il patrocinio, e di non avere, quindi… più competenza nella questione. Se la prima ipotesi era da considerarsi un insulto ai ragazzi che avevano scelto quei volti, l'atteggiamento successivo è riuscito a peggiorare la posizione del municipio.
“Per questo, - continua il presidente dell’associazione # Noi - essendo in vostro potere farlo, vi chiedo di impegnarci tutti nel restituire dignità alla pubblica amministrazione, alla politica e al nostro territorio. Impegnarci nel consegnare una speranza a tutti coloro che credono nella libertà, nella legalità e nella democrazia. Impegniamoci quindi, a riconsegnare all’opera artistica la sua ragione di esistere autorizzandone il ripristino esattamente come pensata inizialmente, prima cioè dell’intervento coercitivo del municipio.”