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OSTIA: il sistema della Mafia

print24 marzo 2014 19:55
(AGR) Da una nota del Comitato civico 2013: Ad Ostia più nessuno parla di Mafia: è giunta la normalizzazione politica e mediatica. Tutto risolto? No…. Lo ha affermato il Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Michele Prestipino Giarritta. L'occasione era l'audizione del Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma, Giuseppe Pignatone, sui temi della criminalità organizzata mafiosa a Roma e nel basso Lazio, in sede della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie presieduta da Rosy Bindi, seduta n.17 di mercoledì 12 febbraio. Michele Prestipino Giarritta, ha così riferito: "Non c’è mafia vera, che sia cosa nostra, che sia ’ndrangheta, che sia camorra, la quale nel corso del tempo non abbia avuto rapporti con la politica, con la pubblica amministrazione e con gli apparati. Questa non è una variabile. È un elemento strutturale di come l'organizzazione è presente, esiste e opera. Se noi vogliamo ricostruire questa rete relazionale, che è importantissima, perché senza la ricostruzione di questa rete poi l'azione di contrasto è un'azione – per carità – meritoria, ma certamente spuntata e non efficace come potrebbe essere, l'unico metodo verificato è quello di partire dal cuore dell'organizzazione, cioè dalle condotte degli associati, degli affiliati mafiosi, e del loro sistema di rapporti, per estendere le indagini da quel cuore verso l'esterno e dal basso, procedendo dal livello dell'organizzazione ai livelli più alti. Si va, quindi, dal basso verso l'alto e dall'interno verso l'esterno... Perché dico questo? Perché anche a Ostia, proprio perché è il nostro approccio – parliamo di mafia – dobbiamo seguire questo metodo. Questo metodo è, nella nostra convinzione, l'unico che paga, ma richiede un po’ di tempo. Le prime misure cautelari sono state eseguite a luglio del 2013. Siamo ancora a febbraio del 2014. Ci vuole un po’ di pazienza e di tempo, perché stiamo ricostruendo. Il fatto che abbiamo già esercitato l'azione penale nei confronti dei soggetti arrestati a luglio non significa che non ci siano indagini in corso, sulle quali ovviamente è necessario mantenere il dovuto riserbo".Tutti riconoscono continua il CC2013 -la presenza dello Stato e della Mafia come la differenza tra poteri leciti ed illeciti. Tutti si dichiarano appartenenti allo Stato, contro la Mafia. Tutti dichiarano di non avere parenti, amici, conoscenti appartenenti alla Mafia. Tutti pensano che la Mafia (letta anche come cosa nostra, 'ndrangheta, camorra, sacra corona unita) è fenomeno locale, delle regioni del Sud.Pochi riconoscono che Stato e Mafia costituiscono un Sistema perché operano sullo stesso territorio. Ad Ostia si è riconosciuta, per la prima volta a Roma, la contaminazione mafiosa a luglio 2013. Roba vecchia emersa dopo 10 anni che comunque ha portato a degli arresti e a un processo per 416-bis ancora in corso”

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