Ostia, Game Over nell'ex-bisca
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Si tratta, in ostanza, di un laboratorio guidato e rivolto ai giovani per istruirli sul fenomeno del gioco d’azzardo ed aiutarli a riconoscere i meccanismi che conducono alla patologia da gioco. I ragazzi coinvolti, infatti, sperimenteranno dal vivo, in un ambiente ricreato nei minimi dettagli, gli stimoli che alimentano gli impulsi a giocare d’azzardo e ciò che contribuisce a mantenere comportamenti disfunzionali.
Protagonisti del progetto gli studenti degli Istituti Secondari di Primo e Secondo Grado. Oltre all’esperienza diretta nell’ex Sala Slot di Ostia, i giovani potranno beneficiare di un set di tre incontri da quattro ore ciascuno preceduti da momenti preparatori con le scuole coinvolte. Gli obiettivi, oltre a quello del contrasto del gioco d’azzardo, sono la promozione delle legalità, l’informazione circa la distribuzione territoriale di mafie e beni confiscati, la sensibilizzazione sul delicato tema delle patologie. Per ulteriori info www.asilosavoia.it.
“Oggi ci sono due belle notizie: il riscatto di Ostia, che non è solo un elenco di problemi ma anche di cose positive – hya detto il presidente Nicola Zingaretti - e simbolicamente è importante che un bene confiscato torni al quartiere. Poi apriamo una associazione culturale aperta al quartiere in cui si faranno anche corsi di recupero per la ludopatia, parte di un progetto da 14 milioni di euro che la Regione ha messo in campo contro il gioco d'azzardo”
“È la prima volta in Italia che una sala giochi sequestrata diventa un luogo per la prevenzione del gioco d'azzardo, ed è importante che avvenga a Ostia perché il potere criminale del clan Spada si esplicitava proprio in luoghi di questo tipo. C'è infatti un interesse importante delle mafie rispetto alle sale giochi: gli Spada con questa sala imprimevano un carattere di 'egemonia territoriale'. Inoltre era un luogo di spaccio di droga e riciclaggio di denaro. Aprire una esperienza cosi' ci rende orgogliosi"- è il commento di Gianpiero Cioffredi, presidente dell'Osservatorio regionale per la legalità e sicurezza.
A riguardo, infine, i Cobas della Asl rm 3 con una nota circostanziata hanno chiesto chiarimenti alla Direzione Generale su stanziamento Fondi Regionali per quanto riguarda la prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo (GAP). Il sindacato chiede notizie sulla loro destinazione al potenziamento del servizio.