Ostia, bus a singhiozzo nel pomeriggio
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Il fenomeno della “pioggia” all’interno delle vetture in servizio nelle periferie romane è noto e ben conosciuto da tempo. Insomma, da quando le temperature hanno iniziato a superare i 28-30 gradi (ed a fine giugno il termometro ha superato anche i 34-35°) gli autobus sono diventati una specie di forni dove autisti e utenti riescono a respirare con difficoltà e, nelle ore di punta, i passeggeri fanno la sauna. Alcuni sindacati, inoltre, affermano che i conducenti sarebbero obbligati a scartare la vettura non climatizzata come se fosse guasta, affermando che, in caso di eventuali e “probabili” malori a bordo, gli stessi sarebbero considerati responsabili.
Da qui la “paralisi” del servizio. Non sono mancate le proteste dei cittadini in attesa dell’arrivo di un bus. Lo 01, ad esempio, la linea "circolare" che unisce Ostia ponente al centro ha tagliato le corse del 50-60%, passando da un bus ogni dieci minuti ad uno ogni 30-40. Gli autisti spesso rispondono a monosillabi e lanciano accuse velate all’azienda: “C’è solo un bus per linea – vanno ripetendo – sono tutti guasti”. Dal “Fatto Quotidiano” di alcuni giorni fa che denunciava l’insorgenza del problema apprendiamo che “….per evitare che il numero degli autobus fuori servizio arrivi addirittura a superare quelle delle vetture in funzione (mettendo in crisi tutto il trasporto pubblico locale di superficie) la direzione sta inviando ai conducenti dei messaggi in cui si fa obbligo di continuare il servizio”. Sul sito dell’Atac, della situazione che riguarda anche tutta Roma, non c’è traccia. Tutto normale?