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Ostia, associazione civica per trovare soluzioni ai problemi

print20 novembre 2018 12:58
Ostia, associazione civica per trovare soluzioni ai problemi
(AGR) L’associazione Decimo Solidale è una rete di solidarietà che punta sulla condivisione dei temi affrontati e sui quali si impegna per individuare una soluzione, per operare si avvale di Consulenti tecnici (anche loro su base volontaria), tutti esperti nei diversi settore del sociale. I primi “focus” dell’associazione hanno riguardato il Pronto Soccorso del “Grassi” e il Centro di Formazione professionale ex-Enalc, due temi scottanti che riguardano la qualità della vita e la funzionalità dei servizi fondamentali sul territorio.

“Non abbiamo alcuna intenzione di sostituirci all'attuale opposizione, - ha detto Biagio Caputi, uno dei promotori dell’iniziativa - anche se non la riconosciamo completamente ed operativamente come "opposizione". Il nostro motto è sopratutto: "ascolto, valutazione, programmazione ed esecuzione. Insieme si può", cercheremo di porlo in atto, con la nostra esperienza ,"maturata sul campo" e nelle diverse realtà in cui abbiamo operato”.

Al nostro invito per affrontare i due argomenti: "Insicurezza del Pronto Soccorso dell'Ospedale Grassi" e "Trascuratezza da parte della Regione Lazio verso il Centro di Formazione Professionale (ex ENALC Hotel)” si sono presentati il Primario del P.S dell'Ospedale Grassi, Dott. Ricciuto, ed il Direttore del Centro di Formazione, Dott. Fraschetti. Nei dibattiti è intervenuto anche il Dott. Mario Falconi, Presidente dell'Associazione Nazionale per i doveri ed i diritti dei Medici.

Il primario del PS del Grassi, Dr. Ricciuto ha tenuto a presentare i dati relativi al servizio del Pronto Soccorso ed evidenziato che tutti i suoi collaboratori si impegnano quotidianamente per rendere al meglio. Ovviamente ci sono casi di attesa, derivanti anche dal codice di accesso che viene applicato alla presentazione degli utenti. Segnala che spesso si registrano accessi per casi definiti "leggeri", ossia, che potevano essere trattati dai Medici di Famiglia, oppure da altri centri di assistenza similari. Da sottolineare, però, che le alternative citate hanno orari dissimili dal P.S., aperto H24, per cui, in ogni momento delal giornata chi avverte dolore od affezione che fa temere per la salute si rivolge al P.S. Un Pronto Soccorso che non è stato strutturato e preparato ad affrontare la reale necessità. Purtroppo, come indicato dal Direttore, dalle 20,00 alle 8,00 del mattino successivo, sono operativi 2 medici e circa 5 infermieri, spesso insufficienti a sostenere l'impatto degli utenti.Di giorno, dopo le 8,00 e fino alle 20,00 sono operativi 3 Medici e rispettivi infermieri. L'esposizione del Primario del P.S. è stata confermata dal Dr. Falconi che, fra l'altro, ha sostenuto come il numero di posti letto fosse molto al di sotto di quello necessario a soddisfare le esigenze del territorio.

Altresì già insufficiente all'origine (avendo lo stesso operato dal periodo dell'inaugurazione per alcuni anni a seguire). Il numero dovrebbe essere parametrato al numero dei residenti 1 a 1000: circa 250 ed invece sono 190. Da evidenziare che l'afflusso di utenti non è limitato ai soli residenti ma anche dalle località confinanti. Gli esponenti politici presenti hanno promesso che faranno gli opportuni passi verso la Regione Lazio per l'argomento trattato.

Per quanto riguarda l'altro argomento del Centro Professionale ha preso la parola il Direttore, Dott. Fraschetti, che ha ricordato un pò la storia dell'Istituto che dirige, sottolineando l'impegno che i docenti svolgono quotidianamente. Si è così venuti a conoscenza che il Centro ha una doppia amministrazione e dipendenza: per le strutture ed il Direttore a carico della Regione, per tutto il resto a carico della Città Metropolitana di Roma.

Purtroppo sono sorte di recente alcune difficoltà, soprattutto per la "distrazione" da parte della Regione Lazio, che si è tanto dedicata all'Università del Mare, inaugurata ai primi di ottobre, mentre il Centro, che svolge una funzione didattica, di formazione ed anche "sociale" per alcuni casi, non riceve la giusta assistenza.

La Città Metropolitana,invece, risponde alle necessità che le vengono rappresentate. I discenti frequentano tre anni di corso e poi, volendo completare l'iter, con estensione al 4° e 5° anno, sono costretti (ragazzi di 13/14 anni) ad allontanarsi dal territorio e recarci presso altri Istituti al centro di Roma. In alternativa era stata concordata la frequenza in loco per il 4° e 5° anno, fra il Direttore dell'Istituto di Tor Pagnotta ed il Direttore del Centro, ma la Regione ha negato l'applicazione, non mettendo a disposizione i locali, nonostante ci sia la disponibilità.

E’ stato infine ricordato che il Centro, come gli altri Istituti presenti nel Comune di Roma, sono attualmente privi del servizio di pulizia, perchè la Ditta che conduceva il servizio è stata "interdetta" da parte della Magistratura, pertanto, nei circa 190 istituti, il servizio è sospeso e la Citta' Metropolitana non ha messo in atto alcuna alternativa.

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