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No alle isole artificiali

print31 ottobre 2009 19:57
(AGR) Il secondo Polo turistico di Roma, parte dall’Eur ed arriva ad Ostia, lungo l’asse della Colombo. E’ questa, in sintesi la direttiva di sviluppo turistico per il mare di Roma, che il vicesindaco Mauro Cutrufo è andata presentare, la settimana scorsa a Bruxelles, illustrando il piano di sviluppo, per ora “secretato” ma che riguarda l’Eur ed in parte il lungomare di Ostia.
Ieri, incontro lampo in Municipio tra il vicesindaco Cutrufo ed il presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani, si è parlato dei futuri interventi che riguarderanno il litorale ma sui quali, lo stesso Cutrufo ha spiegato poco, lasciando intendere molto ma concretizzando poco.
Nel suo saluto al Consiglio, ierial lavoro sul tema complesso di aumento di cubature per la “167” (ipotesi bocciata), Cutrufo ha ribadito l’interesse per il litorale e che, di sicuro, è in programma un intervento di riqualificazione che riguarderà tutto il water-front e parte del lungomare. Intanto, ieri, sulla questione del futuro sviluppo turistico del Lido, le isole ideate da Portoghesi al largo di Ostia rischiano una clamorosa bocciatura proprio in Consigli municipale.
E’ slittata, infatti, per la seconda volta, nell’arco di sette giorni la decisione del Consiglio del XIII municipio, sul progetto, ieri all’ordine del giorno, di realizzareisole artificiali al largo di Ostia, un’idea che non piace ad una “maggioranza” bi-partisan dei consiglieri che hanno sottoscritto un documento contrario alla realizzazione del progetto. Sul documento, firmato da otto consiglieri (cinque dell’opposizione e tre della maggioranza) sul quale c’è una generale convergenza e che verrà ripresentato alla prossima riunione del Consiglio, viene ipotizzato un possibile danno ambientale.
In particolare,viene analizzato il rapporto della “Commissione Marsano”, in cui, al punto 66 (Promozione del sistema mare) si ipotizzano una serie di idee per lo sviluppo del litorale romano ed in particolare, sulla questione delle isole, viene affermato: “…una corona di isole artificiali (il progetto nel prevede cinque) antierosione può fissare una nuova linea di costa”.
“Siamo contrari – afferma Monica Picca (Pdl), presidente della Commissione cultura – Si tratta di un progetto fortemente dannoso, come si può capire, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. E’ un progetto faraonico che va in una direzione contraria a quelle che sono le vere priorità del territorio, per favorire una crescita turistica eco-sostenibile e partecipata”.

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