La pineta, ce la puliamo da soli
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“Si tratta di una costante purtroppo - dice il presidente dell’associazione, Amedeo Paglia -. L’area non viene tutelata da nessuno. E ci si trova di tutto. Non c’è un minimo di controllo, così la gente viene e fa quel che vuole. In più la baraccopoli all’interno della pineta non aiuta. Le condizioni igienico-sanitarie sono al limite, ma nessuno si preoccupa di far sgomberare l’area e ricollocare queste persone altrove. Sono dodici anni che attendiamo l’installazione di secchioni per l’immondizia e punti acqua, dodici anni che chiediamo un intervento del XIII Municipio, dell’area giardini e del Comune di Roma per mettere in sicurezza l’area: parole al vento. Non rimane che rimboccarci le maniche e mettere una pezza a quello che non viene fatto. Così due volte l’anno ripuliamo la pineta, ci auto-tassiamo e tagliamo l’erba alta. Cosa chiediamo? O che qualcuno finalmente si prenda cura di quest’area o se non hanno soldi e tempo che ce l’assegnino”.