Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Ipotesi discarica a Ponte Galeria?

print16 aprile 2012 16:03
(AGR) (AGR ) ">É sconcertante l'ipotesi circolata questa mattina sulla stampa di realizzare la discarica "temporanea" nella zona militare in via Monte Carnevale, a Ponte Galeria. - afferma il Presidente dei Verdi del Lazio Nando Bonessio - Non è possibile aggravare ulteriormente la situazione ambientale della zona di Malagrotta e se ciò avvenisse il Regione avrebbe delle precise responsabilità. Il 26 gennaio 2010, infatti, il Consiglio Regionale del Lazio approvò un Ordine del Giorno, votato da entrambe le parti politiche, che impegnava la Polverini a dichiarare la Valle del Rio Galeria come zona ad "Alta criticità ambientale" e se la Giunta avesse rispettato la volontà del Consiglio si sarebbe scritta per Malagrotta la parola fine e in tutta l'area sarebbe diventato impossibile aggiungere una qualsiasi attività industriale, nuova discarica compresa. Se le notizie di queste ore fossero confermate ci troveremmo di fronte a un'azione congiunta da un lato del Ministro che mira a rabbonire l'opinione pubblica e dall'altro di Commissario, Regione e Comune che perseverano con il loro "affari". Oltre l'opera mediatica e le sue esternazioni sugli obiettivi della differenziata per Roma, il Ministro in realtà ha confermato il “dimensionamento degli impianti”: quinto TMB a Paliano, inceneritore ad Albano e nuova discarica, solo ipoteticamente provvisoria. Si dice di voler cambiare, ma in realtà nulla cambierà. Come è possibile far crescere la differenziata se si devono alimentare le “bocche” degli inceneritori che si nutrono degli stessi materiali: plastica, carta, legno, che si vorrebbero riciclare? Dove si trovano i fondi per la differenziata, se si usano le poche risorse disponibili per continuare a costruire impianti dannosi per l’ambiente e per la salute che condizioneranno la vita dei cittadini laziali per i prossimi 30 anni? Si tratta di domande cruciali alle quali è necessario dare risposte più che chiare, senza le quali la nostra opposizione alle vecchie e nuove politiche dei rifiuti nel Lazio sarà netta".

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE