Il pusher in monopattino di "shaboo" è cinese
Confezionava dosi di droga, poi le nascondeva e ricevuti i soldi dai clienti inviava le foto dove le dosi si trovavano. Il pusher cinese era agli arresti domiciliari ma si spostava velocemente con il monopattino elettrico per rifornire i clienti
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(AGR) Per spacciare “shaboo”, la pericolosa droga sintetica e tentare di eludere i controlli, un pusher di nazionalità cinese, con vari precedenti di polizia, aveva escogitato un singolare sistema: pur essendo agli arresti domiciliari usciva dalla propria abitazione, nel quartiere Aurelio, spostandosi rapidamente con l'ausilio di un monopattino elettrico per poter nascondere le dosi di droga, che successivamente rivendeva ai suoi acquirenti, ma solo dopo essere tornato indisturbato in casa. Per consentire loro di ritirare le dosi di droga pattuite, infatti, previo pagamento, gli era sufficiente mostrare le foto scattate in precedenza con il suo cellulare, in cui era indicata l'esatta ubicazione del nascondiglio.
A scoprirlo e ad arrestarlo, dopo accurate indagini e pedinamenti, sono stati gli investigatori della Polizia giudiziaria della Polizia di frontiera aerea di Fiumicino. L'uomo, H.J,D., 48 anni di nazionalità cinese, privo di regolare permesso di soggiorno e con precedenti specifici è stato arrestato per spaccio di stupefacenti ed evasione.