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Gli stabilimenti balneari dopo il 2015

print16 novembre 2011 10:20
(AGR) ( AGR ) Il futuro, ed il presentedel comparto turistico balneare passa attraverso l’approvazione da parte del Consiglio Regionale del PUA, Piano Regionale Utilizzazione Arenili.

Il Convegno che si è tenuto al Polo Natatorio di Ostia assume una rilevanza strategica proprio in previsione dello scenario che si andrà a delineare “dopo il 2015”. A comprenderne l’importanza dell’iniziativa, più di 100 partecipanti tra rappresentanti di categoria del turismo balneare regionale, Sindaci, Assessori e Rappresentanti dei 24 comuni costieri della Regione Lazio e soprattutto, i concessionari balneari, il cui futuro, al momento,terminerà nel 2015.

Il Piano Regionale di Utilizzazione degli Arenili, che l’Assessore Zappalà ha dichiarato di “voler far approvare in Consiglio Regionale quanto prima, se non a Dicembre, massimo per i primi mesi del 2012”, rappresenta lo strumento che permetterà ai concessionari demaniali di concorrere per il rilascio di titoli ventennali; ciò secondo le procedure di evidenza pubblica riportate all’articolo 18 del Regolamento della Navigazione Marittima e di quelle disposizioni che il Governo vorrà fare nella Conferenza Stato Regioni.

Semplificando, una volta approvato ilPUA in Consiglio Regionale, i concessionari potranno presentare un piano di investimenti ed ottenere, inriferimento alla legge nazionale 296 del 2006

la concessione ventennale.

“Anche la Regione Lazio, dopo quasi venat’anni, si doterà finalmente di un nuovo Piano di utilizzo delle aree del demanio marittimo - introduce Marco Maurelli”, Responsabile Assobalneari Lazio del Litorale Nord. L’approvazione del Piano consentirà agli Operatori Turistici Balneari, infatti, l’avvio di pratiche tali da giustificare la massima durata del titolo concessorio di 20 anni.

Le procedure di evidenza pubblica saranno, ovviamente giustificate e corredate da piani di intervento e dai relativi business plan che comprendono un progetto più grande in termini di grandi investimenti, grande qualità, raccordo con tutti gli operatori della filiera turistica ed il rispetto per l’ambiente (attraverso l’impostazione di un turismo ecosostenibile).

“I turisti vengono a Roma, ma poi non vedono il mare” -dichiara nel suo intervento Renato Papagni:“Il sistema balneare purtroppo è in crisi, nell’ultimo anno ha subito una flessione del 20-22% malgrado, invece, il sistema turistico a livello nazionale abbia registrato + 10%”.

“L’attuale offerta balneare è un prodotto obsoleto, un modello superato che non ha più quell’ appeal turisticoche hapermesso grandi vantaggi nei decenni passati.” -spiega il Presidente di Assobalneari Lazio”.

Le strutture balneari dovranno essere modificate, in termini di investimenti e qualità, i concessionari balneari saranno inseriti in un sistema di filiera “ turistica”, che includerà anche gli operatori alberghieri, promuovendo un’offerta che esclude la stagionalità e vede le strutture aperte tutta la stagione”.

In funzione di questo scenario, pochi giorni fa è nata Assobalneari Fiumicino, un’altra aggregazione che entra in AssoBalneari Lazio; in dirittura d’arrivo anche anche la sigla dell’accordo con Asso Hotel.

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