Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Fiumicino, pescatori in rivolta

print03 febbraio 2012 20:42
(AGR) ( AGR ) A Fiumicino i pescatori sono in rivolta. Le barche sono rimaste in porto. Sono passate due settimane dall'inizio della protesta dei pescatori. Un’azione forte, messa in campo per difendere il diritto alla sopravvivenza di un settore strozzato dal continuo aumento del gasolio, elemento imprescindibile senza il quale un peschereccio non potrebbe nemmeno salpare. Si tratta di un asset che solo nel nostro Comune conta centinaia di lavoratori impegnati quotidianamente per 18 ore al giorno, in condizioni meteo di qualsiasi genere, su delle imbarcazioni di circa 100 metri quadrati.  >Gli operatori della pesca hanno cercato l'aiuto nelle istituzioni e il loro coinvolgimento per far giungere il proprio grido di protesta alla comunità europea, entità astratta che però continua a emanare direttive senza conoscere cultura e tradizioni dei consumatori italiani da nord al sud, completamente diverse dagli altri paesi comunitari, con il beneplacito dei nostri euro-parlamentari che trascurano i problemi della pesca italiana, lasciando il nostro paese alla mercé di Germania e company.

“La direttiva europea 404  >- spiega Luigi Satta (Noi Insieme) - contiene elementi restrittivi e sanzioni così prive di senso che un armatore si troverebbe a rischiare anche la licenza di pesca. In questo senso auspico che il documento votato all’unanimità dal consiglio comunale di Fiumicino, che impegna l’amministrazione a farsi capofila di un tavolo anti-crisi tra la categoria e le istituzioni regionali il prossimo sabato 4 febbraio, possa produrre qualche risultato, tanto da convincere gli operatori della pesca a riprendere la propria attività già da lunedì”.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE