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Estate romana, è il momento del giudizio

print13 marzo 2015 20:14
(AGR) Il pm Michele Nardi  ha comunicato ad Andrea Tassone, presidente del X Municipio,  di aver aperto un fascicolo sulla questione di presunte irregolarità riscontrate nei chioschi allestiti lo scarso anno nei giardini del lungomare. Un tema sul quale sarebbero stati già sentiti e le cui deposizioni sono poi state messe a verbale vigili urbani ed ispettori della Asl. Tassone, inoltre, è stato invitato dal magistrato ad eleggere domicilio ai fini delle indagini. Un atto dovuto che ha scatenato su “Facebook” un autentico putiferio di illazioni, alle quali, lo stesso Andrea Tassone ha voluto rispondere per chiarire ogni dubbio: “Quando ho iniziato l'esperienza di Presidente di Municipio immaginavo sarebbe stato faticoso e che mi sarei fatto dei nemici. Mai avrei però immaginato che questi si palesassero nelle forme più diversificate e con modalità così lontane da quelle che un leale confronto politico vorrebbe. Il cambiamento presuppone la necessità di superare degli ostacoli e noi intendiamo farlo. Per quanto detto sopra, chiarisco che non ho ricevuto nessun avviso di garanzia….”. L’indagine dovrà chiarire se quei chioschi erano regolari e se sono state rispettate tutte le procedure per i permessi, ma il dato più grave, resta una sorta di bocciatura politica delle iniziative intraprese dal X Municipio per l’estate lidense del 2014 e finite nel mirino della magistratura. La pedonalizzazione del lungomare ha già provocato, infatti, la rivolta dei commercianti del centro storico, gravemente danneggiati dal provvedimento, le decine di proteste per le multe comminate alle auto “dimenticate” in sosta all’interno dell’area pedonalizzata da turisti e residenti, le critiche per i programmi serali ed il conto spese, piuttosto salato, presentato al Municipio. Ed ora, viene fuori che c’erano irregolarità evidenti e che l’esperimento, almeno in quelle circostanze, non andava e non poteva essere avviato. Ed infatti l’assessore all’ambiente Marco Belmonte ha annunciato nel corso di un’intervista rilasciata a d un noto quotidiano romano: “L’iniziativa dei chioschi non sarà ripetuta – afferma Belmonte -  In realtà, avevamo puntato ad ottenere altri risultati che invece non ci sono stati. In particolare, la formula dello scomputo degli oneri dell’occupazione di suolo pubblico in cambio della riqualificazione del verde non ha funzionato

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