Bagheria, minaccia di incendiare il locale del "boss", pestato a sangue, fermate altre tre persone coinvolte
L'Operazione "Persefone" ha portato in carcere altre tre persone coinvolte nel pestaggio e nella pianificazione di un omicidio a Bagheria di un uomo che voleva ribellarsi al volere del boss.
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(AGR) I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. su richiesta della D.D.A. palermitana, nei confronti di 3 persone ritenute responsabili di lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.
L’attività d’indagine svolta nell’ambito dell’operazione ‘Persefone’, che ha portato all’arresto lunedì scorso di 8 persone, tra vertici ed elementi di spicco di una famiglia mafiosa di Bagheria ed ha anche permesso di ricostruire, nel dettaglio, il grave pestaggio dello scorso agosto di F. T., personaggio apparentemente estraneo al sodalizio.
I destinatari dell’odierna ordinanza di custodia cautelare in carcere sono stati associati alla casa circondariale “Lorusso-Pagliarelli” di Palermo.