Amatrice, dopo sette anni dal sisma ancora macerie con l'amianto
Bonanni (Osservatorio Nazionale Amianto): “Accelerare la ricostruzione per impedire la dispersione di polveri e fibre di amianto presente delle vecchie costruzioni. Sono ancora 30.000 i cittadini esposti a residui e/o detriti, in alcuni casi di abitazioni fatiscenti, dai quali avviene il rilascio di
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(AGR) di Donatella Gimigliano
“Bisogna intervenire urgentemente per accelerare la ricostruzione di Amatrice e dei Paesi colpiti dal Terremoto del 2016” – è l’appello di Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio amianto, che denuncia - “sono ancora 30.000 i cittadini esposti a residui e/o detriti, in alcuni casi di abitazioni fatiscenti, dai quali, purtroppo, avviene il rilascio di polveri e fibre di amianto. Il prezzo in termini di vite umane è incalcolabile. Purtroppo si sorvola sulla capacità lesiva delle fibre di amianto, che è destinata a manifestarsi anche dopo decenni”.
"Purtroppo l'amianto ha capacità lesive della salute umana anche a basse dosi – aggiunge Bonanni - e anche poche fibre, dopo 30-40 e anche 50 anni, possono causare il mesotelioma e altre malattie tumorali, come è stato confermato con unanime consenso scientifico e riportato anche nella direttiva n. 148/2009/CE (undicesimo considerando)".
Per questi motivi, l'ONA ha costituito lo sportello amianto on-line (https://onanotiziarioamianto.it/sportello-amianto-ona-nei-territori/), per l'assistenza ai cittadini, sia per quanto riguarda il rischio amianto, che per quanto riguarda le pratiche burocratiche per i fondi per la ricostruzione (numero verde 800 034 294).
foto archivio AGR