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AGR TV in Senato

print01 settembre 2008 18:04
(AGR) Nella seduta dell’8 luglio il senatore Roberto Di Giovan Paolo ha presentato, come primo firmatario, un’interrogazione al Ministro dello sviluppo economico, competente per le attività di comunicazione, sulla situazione di AGR TV.



L’emittente televisiva romana è stata oggetto di provvedimento inibitorio alle trasmissioni da parte dell’Ispettorato territoriale del Lazio, dell’allora Ministero delle Comunicazioni, il 2 gennaio 2007. La motivazione del provvedimento risiede nelle presunte interferenze nei confronti di un’altra emittente isocanale, presunta assegnataria della frequenza di trasmissione in quella zona.

AGR è titolare di concessione per la radiodiffusione televisiva in ambito locale, a carattere comunitario, dal 16 maggio del 2001; il canale 25 UHF le è stato assegnato con un provvedimento del 21 luglio 2005, che non è mai stato impugnato né contestato nei modi e nei termini previsti dalla legge 122/98, con conseguente definitiva assegnazione del canale.

AGR TV, adeguandosi alle normative vigenti, ha proposto trasmissioni di carattere giornalistico, di cronaca locale del territorio del litorale di Ostia e del suo entroterra, di approfondimento culturale, di documentari e di eventi, proponendosi con un’attività sociale meritoria ricevendo pubblico plauso da parte del consiglio del XIII Municipio di Roma, all’unanimità.

L’Associazione Giornalistica Radiotelevisiva che da vita ad AGR TV, col crisma di tutte le autorizzazioni ministeriali, ha effettuato notevoli investimenti sia in tecnologia, sia sulle risorse umane: il fine principale di AGR è, infatti, la diffusione della cultura giornalistica, principalmente nei confronti dei giovani, che, possono apprendere non solo la tecnica, ma anche l’etica del giornalismo, con l’opportunità di imparare sia a leggere la notizia e comprenderne il significato, sia ad essere attori nel mondo dell’informazione.

Dal 2 gennaio del 2007, sul canale 25 UHF, nella maggior parte delle zone già servite da AGR TV, c’è solo la nebbiolina, evidenza che nessun’altra emittente riesce a raggiungere, con un segnale fruibile, la popolazione locale. Nonostante le varie iniziative intraprese, dapprima direttamente con l’Ispettorato, obbligato dalla legge, in caso di interferenze, a compatibilizzare i segnali, ovvero a trovare una frequenza alternativa di trasmissione, poi con azioni legali per il riconoscimento dei propri diritti, ad oggi l’ex Ministero delle Comunicazioni è sordo ad ogni richiesta ed offerta di disponibilità da parte di AGR e muto di qualsivoglia risposta.

Diceva Flaiano che in Italia niente è più definitivo del provvisorio. La prima legge sulle Tv nacque per regolarizzare uno stato di fatto che tale non era. La normativa successiva non è mai riuscita a prendere in mano la situazione per definire un piano generale delle frequenze e governare, con la tecnica e la logica, il mondo dell’emittenza radiotelevisiva.

Si è venuto a creare un mondo dove pochi Golia, con dovizia di mezzi ed appoggi, tiranneggiano sui tanti Davide, a cui viene tolta anche la fionda. Si generano così le situazioni paradossali, dove i diritti acquisiti e riconosciuti sono ignorati, come per AGRTV, come per TMO, la prima telestreet italiana, mentre situazioni al limite dell’illegalità sono quantomeno tollerate.

Nasce da qui la necessità di fare chiarezza. Anche con un’interrogazione parlamentare per tutelare chi voglia esprimere delle idee, diritto questo sancito dall’art. 21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

Segretario generale dell’Aiccre (Associazione italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa), il sen. Roberto Di Giovan Paolo è un giornalista con una grande esperienza internazionale in materia europea e di comunicazione. La sua ultima pubblicazione ha un titolo estremamente significativo: Comunicare rende liberi.

L’interrogazione ha come cofirmatari i senatoriFabrizio Morri, Membro della 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni), Vincenzo Maria Vita, giornalista e Vicepresidente della 7ª Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali), Luigi Vimercati, Segretario della 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni), tutti membri della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

Riportiamo di seguito il link al sito del Senato dove è possibile leggere il testo integrale dell’interrogazione.

Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00260

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