A FILETTO INOCULATI A 30 CANI I PRIMI MICROCHIP
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L'operazione - che ha consentito ai proprietari di mettersi in regola con l'obbligo di iscrivere i cani all'anagrafe canina e di registrarli tramite il microchip -, è stata eseguita dai responsabili dell'Ufficio randagismo della Asl di Chieti, Giovanni Di Paolo, e del Servizio veterinario di sanità animale, Piero Di Lullo.
I primi trenta cani sono stati selezionati in base all'ordine delle richieste pervenute. L'iniziativa - che è stata promossa e coordinata dal vice sindaco Manola Rosato - sarà ripetuta nei prossimi mesi. Nel frattempo i cittadini potranno rivolgersi al Canile sanitario di Bucchianico e, per informazioni, al vice sindaco Manola Rosato presso il Municipio di Filetto.
"Questo servizio - ha spiegato il sindaco D'Alessandro - è uno dei risultati che abbiamo conseguito con l'approvazione, lo scorso dicembre, del 'Regolamento di polizia sui cani e piccoli animali da affezione e per la lotta al randagismo'. L'obiettivo è di favorire la tutela delle condizioni di vita degli animali e la loro protezione, l'educazione al loro rispetto, e di promuovere interventi per la prevenzione e il controllo del randagismo".
La Giunta comunale nei mesi scorsi aveva dato incarico alla Polizia municipale della Marrucina di eseguire controlli presso le famiglie che possedevano un cane, ma non rispettavano le prescrizioni del regolamento, invitandole a iscrivere l'animale all'anagrafe canina comunale. Quest'ultima, tramite la Asl, trasferisce i dati all'equivalente registro istituito dalla Regione Abruzzo.
L'omessa iscrizione all'anagrafe canina regionale dei cani posseduti a qualsiasi titolo comporta una sanzione amministrativa di 77,47 euro; la mancata apposizione di microchip comporta un'ulteriore sanzione di 51,65 euro per ogni singolo animale.
Per i cuccioli, l'iscrizione è obbligatoria dal quarto mese di vita in poi. Il regolamento comunale vieta l'abbandono dei cani, dei gatti e di qualsiasi animale comunque detenuto. Secondo le norme vigenti, chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino a un anno o con l'ammenda da mille a diecimila euro.
Chi lascia libero o non custodisce con le debite cautele il proprio animale, è soggetto a una sanzione amministrativa da 25 a 258 euro.
Il rispetto dell'apposito regolamento comunale continuerà a essere oggetto di verifiche capillari da parte degli organismi preposti, a domicilio e nei luoghipubblici.