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“La Società della Paura Vivere Costantemente in Guerra”, ultimo appuntamento della rassegna il 6 settembre

Nella sua visione d’insieme il Convegno conclusivo della Rassegna, grazie all’approccio di matrice psicosociale adotatto già dal primo incontro, prende le mosse dalla volontà di creare una visione di comunità inclusiva atta a fornire soluzioni immediate e concrete senza distinzioni di ceto sociale

printDi :: 01 settembre 2024 16:01
La società della paura vivere costantemente in guerra locandina evento

La società della paura vivere costantemente in guerra locandina evento

(AGR) Roma - Prospettive Future e Azioni Concrete , “ Si Chiude la  rassegna convegnistica La Società della Paura: Vivere Costantemente in Guerra”Il 6 Settembre alle ore 18,30 presso il Tempio Di Santa Maria Maddalena a Capranica Prenestina (Roma), si terrà il Convegno di Chiusura: “ Prospettive Future e Azioni Concrete della rassegna a tema: “ La Società della Paura Vivere Costantemente in Guerra”, voluta dal parroco Don Davide Martinelli. Il Seminario che conclude l'ampia disamina interdisciplinare posta in essere già dal primo incontro, intende sviluppare strategie concrete di Azione in proiezione futura ,al fine di arginare le Molteplici sfaccettature attraverso le quali il sentimento della paura intacca il tessuto sociale.

Quello che maggiormente emerge da una attenta analisi antropologica denota come “il sentimento della paura” sia sempre più derivante da una visione frammentata della società, dove i valori individuali sono sempre più assoggettati alla massa. “La supremazia della sicurezza” è divenuta il vulnus intorno al quale le nostre vite ruotano”. Nella sua visione d’insieme il Convegno conclusivo della Rassegna, grazie all’approccio di matrice psicosociale adotatto già dal primo incontro, prende le mosse da quella volontà di creare la visione di  una comunità inclusiva atta a fornire soluzioni immediate e concrete senza distinzioni di ceto sociale. Tentando di dar vita ad una  comunicazione autentica tra gli individui  arginandone  le paure collettive come proiezione all’esterno di un profondo senso di insicurezza individuale.

 
Il Convegno conclusivo assume estrema rilevanza in quell’ottica di una visione più nitida sulle metodologie che possono essere messe in campo per evitare che le “Molteplici sfaccettature della paura” continuino a disgregare quell’impianto strutturale sul quale ognuno di noi ripone le “labili certezze” costruite nel corso della prorpria esistenza. All’insegna di quel tentativo di recuperare una coscienza d’azione d’insieme ed individuale dove non esiste il “crisma  dell’infallibilità”.

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