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Ritorna la vendemmia

print14 settembre 2009 12:03
Ritorna la vendemmia
(AGR) In Piemonte e Lombardia la vendemmia cade anticipatamente quest’anno, grazie al clima torrido che ha favorito una maturazione precoce delle uve bianche e rosse, partendo dalle Chardonnay per arrivare al Brachetto.La stagione calda è stata favorevole grazie all’assenza di parassiti e grandinate e alcune Università italiane, assieme al Consorzio agrario di Siena e Arezzo sta varando un progetto pilota inerente il riutilizzo delle potature delle viti per produrre energia elettrica e calore.
Intanto il consumo dei vini nel Belpaese è passato da 110 litri procapite degli anni Sessanta agli attuali 45, in linea con il calo di tutti i Paesi produttori, mentre le associazioni che raggruppano le case vinicole rivendicano il ruolo di tutela ambientale dei vigneti. Alcune zone sopravvivono al dissesto idrogeologico grazie alla coltivazione a vite, come nelle Cinque Terre dove i terrazzamenti sono la chiave di volta della situazione. Per quanto riguarda il giro d’affari che gravita attorno a questo mondo, è calcolato mediamente in 13 miliardi di euro annuali di cui 3,5 miliardi ottenuti dall’esportazione. Le imprese imbottigliatrici sono almeno 25mila con circa 125mila etichette diverse, e sempre a proposito di etichette, la nuova Ocm Vino(Organizzazione comune del mercato europeo) entrata in vigore lo scorso 1 agosto, prevede che la storica Vqprd (Vini prodotti in regione determinata) che comprende Doc e Docg sarà sostituita dalla sigla Dop (Denominazione di origine protetta).
Le IGT (Indicazioni geografiche tipiche) diventeranno IGP(Indicazioni geografiche protette) con zone delimitate di vinificazione. Al tempo stesso scomparirà la sigla “Vino da tavola” a favore della semplice dicitura “rosso”, “bianco” o “rosato”, ma con la possibilità di mettere in etichetta nome del vitigno e annata. Per scelta dell’Unione Europea, i nomi dei territori dove nascono i vini sono tenuti segreti, mentre vengono diffusi quelli relativi ai vitigni che possono essere coltivati anche fuori dalle Regioni originarie.
Per quanto riguarda il valore delle uve moscate del 2008, in media una miria (il classico cesto da 10 kg) vale 9,95 euro, anche se in realtà la trattativa avviene ancora in lire. Un ettaro di vigneto rende in media 95 quintali di uva (secondo statistica delle ultime due vendemmie), mentre in Piemonte la Docg sui 10mila ettari di produzione del Moscato interessa 52 Comuni nelle Province di Asti (4mila ettari), Cuneo (4300) e Alessandria (1500), garantendo reddito a 6mila aziende produttrici.
Il Comune di Neive(Cn) ha conferito il Premio “Beviamoci su” al portiere del Catania Mariano Andujar, trafitto al 9° minuto da Pazzini della Sampdoria, per dimenticare il primo gol subito in chiave ironica, mentre per il secondo anno consecutivo arrivano i “buoni vendemmia” per i pensionati, studenti sotto i 25 anni di età e casalinghe da almeno 2 anni. E’ inoltre in fase di definizione la procedura di estensione sull’utilizzo dei voucher anche a disoccupati e persone in cassa integrazione.
Nel 2008 in Piemonte i “buoni” hanno registrato un autentico boom di vendite: ben 62.838 campioni. Al momento sono circa 20 le aziende agricole che li hanno prenotati alle associazioni di categoria, grazie al fatto che garantiscono la piena legalità: copertura previdenziale e assicurativa Inail (infortuni sul lavoro). I datori di lavoro potranno utilizzare prestazioni di lavoro occasionale di tipo “accessorio” nei limiti di un tetto di spesa di 10mila euro e per ogni “lavoratore occasionale” sono previsti compensi di massimo 5000 euro nell’anno in corso, pagati da ciascun singolo datore di lavoro.

Alfredo Zavanone

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