Rischio alluvione in XIII
(AGR) Canali a rischio esondazione nel XIII Municipio. Il consiglio, infatti, ha approvato all’unanimità una risoluzione per la messa in sicurezza dell’alveo della rete di canali che attraversa il territorio, con particolare riferimento alla questione del Fosso del fontanile, dove, secondo una nota diffusa dal “Labur”, i lavori a suo tempo eseguiti non garantirebbero l'incolumità dei cittadini.Il fosso, protagonista di una disastrosa alluvione l’anno scorso ha già mostrato, lo scorso 12 ottobre, segni di “risveglio”. Il canale di scolo, infatti, fiancheggia via di Malafede, nel tratto che dalla Cristoforo Colombo conduce sinoalla via Ostiense e raccoglie tutte le acque della zona che da quota 60 metri discendono sino al fiume. Il percorso dalla Colombo all'abitato è di circa 1 km, con una pendenza media del 3,6%, peggiorata dal regime a carattere torrentizio che assume il fosso. Secondo i tecnici, i lavori eseguiti dal XII Dipartimento (5 milioni di euro la spesa) non garantirebbero le normali condizioni di sicurezza per i residenti.
L'acqua trasporta da monte verso valle, infatti, viene intubata dentro un canale di scolo in cemento a “serpentone” alla massima velocità e arriva in fondo, prima a via Pietrobono poi a via Scartezzini, trovando delle pericolose strozzature, peggiorate dalle strade esistenti. La fogna, inoltre senza adeguati pozzi di ispezione, senza canalette laterali per raccogliere le acque di superficie dai terreni limitrofi, non riuscirebbe a convogliare anche le acque di sfioro del canale principale per l’ostruzione delle feritoie. Per il XIII Municipio è pertanto urgente un intervento in “somma urgenza” per la sistemazione del canale.
“Molti quartieri dell’hinterland – ha detto Luigi Zaccaria, presidente della Commissione sicurezza -in autunno finiscono regolarmente sott’acqua. Il comune si è impegnato a procedere nel risanamento idraulico, prevedendo circa 700 mila euro nel bilancio pluriennale. Vista la situazione, quei lavori bisogna avviarli al più presto, non si può attendere altro tempo”.
Ma fino ad oggi non è stata assolutamente calcolata la pendenza di sistemazione né si conosce la portata del fosso per stabilire, eventualmente, l'altezza delle briglie e la distanza tra di esse. Peggiora la situazione non solo l'abbandono delle terre agricole sulla sponda sinistra, ma anche la presenza della recinzione del Camping Fabolous proprio a ridosso della sponda destra del fosso, che ne impedisce l'accesso da questo lato. Il percorso delle acque provenienti dai terreni è ben leggibile sul terreno, così come i danni che queste acque provocano immettendosi nel fosso e indebolendone le sponde. Addirittura la pulizia delle sponde ha finito per rimuovere quella vegetazione necessaria per il loro consolidamento.
Il XIII Municipio, sotto la giunta Vizzani, si è presa la responsabilità di garantire che "è tutto a posto". Si è visto il 12 Ottobre con l'ultimo allagamento. A breve dettaglieremo lo stato dei lavori qui eseguiti evidenziandone tutte le criticità.