Presto la “destagionalizzazione" degli arenili
(AGR) ( AGR ) Dopo la notizia, comunicata dal Ministro Gnudi, della chiusura della procedura d’infrazione europea n° 2008/4908, conosciuta come Direttiva Bolkestein, continua il dialogo di Assobalneari Lazio - FederBalneari con le Istituzioni, in questo caso con le Regioni.Secondo gli esponenti dei FederBalneari, infatti,la crescita del comparto turistico balneare deve partiredalla collaborazione unitaria tra gli attuali balneari ed il Governo, le Regioni, e con la conclusione della procedura d’infrazione con l’UE, anchecon l’Europa.Linea direttiva condivisa dall’On. Giancarlo Miele, Presidente della CommissioneSviluppo economico, Ricerca e Turismo della Regione Lazio che ha lanciato nel corso della riunione una proposta ai balneari:Il Pua, già approvato in regione lo scorso 18 novembre, sarà presto legge. Non solo, è in cantiere un nuovodisegno di legge sulladestagionalizzazione.
L’attuale realtà turistico balneare del litorale laziale non è omogenea, attività imprenditoriali, che costituiscono e richiedono sforzi e costanti investimenti, non possono convivere con luoghi dimenticati e privi di appeal.
Il PUA, Piano Regionale di Utilizzazione Arenili, ed il successivo Paiano della Costa, sono necessari alla Programmazione di un Piano Turistico e permetteranno di trasformare le aree costiere rispettando il vincolo urbanistico ed il vincolo ambienta
Facendo un più ampio ragionamento economico di sviluppo turistico - aggiungel’On. Miele -e consapevoli, soprattutto,che laRegione Lazio deve puntaretutto sul mare se vuole crescere -l’obiettivo è quello di muoversi peruno sviluppo organico della costa.Al centro dell’incontro Il Regolamento d’Attuazione Regionale al quale Assobalneari Lazio FederBalneari sta lavorando al fine di presentare un elaborato che includa nella sua totalità non solo un programma turistico, ma anche un progetto di sviluppo urbanistico. Sarà, per questo, di fondamentale importanza l’autorizzazione per la trasformazione di “contenitori”inutilizzati, quali cabine, in piccoli complessi ed aree d’accoglienza, come i resort sul suolo demaniale – spiega Renato Papagni.
Ma per creare un prodotto turistico, bisogna risolvere prima l’annoso nodo del ripascimento.
Non si può parlare di crescita e sviluppo turistico se prima non si risolve laproblematica dell’erosione costiera – aggiunge il Presidente di Assobalneari Lazio FederBalenari Italia.
Per questo stiamo lavorando affinchè si possano finanziare privatamente i lavori allo scopo non solo di salvare la stagione turistica 2012,ma l’intero fronte costiero con un progetto strutturale di lungo periodo a partire dal mese di ottobre.