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Piano regolatore per il verde

print19 settembre 2012 07:04
(AGR) ( AGR)La Giunta Capitolina> ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente Marco Visconti, il Regolamento del verde. Un vero e proprio “piano regolatore” del patrimonio naturale cittadino che tutela le aree verdi pubbliche e private, fissandone i criteri di gestione.I punti principali del regolamento:

1) La progettazione e la realizzazione di tutte le aree verdi e delle alberate stradali, anche nei comprensori privati, devono essere di qualità e tenere necessariamente conto dei fattori agronomici, ecologici, botanici, di biodiversità animale e vegetale, paesaggistici, urbanistici e le vocazioni d’uso che caratterizzano ciascun sito.

2) La scelta delle specie vegetali (alberi, arbusti, siepi, tappeti erbosi…) deve essere motivata e corretta. Occorre in particolar modo favorire i successivi interventi di gestione e manutenzione, prevedendo eventuali future interferenze con opere e strutture attigue.

3) Tutte le opere a verde devono essere sostenibili e limitare al massimo l’uso di energia e acqua provenienti da reti o da fonti esterne.

4) Ogni intervento urbanistico, edilizio, viario che incida su preesistenti aree verdi, o alberature, deve indicare opportune “opere di mitigazione che assicurino un positivo bilancio ambientale”.

5) Nelle aree di cantiere viene prescritta la salvaguardia delle alberature, con il divieto di scavare in prossimità delle piante e di danneggiarne la chioma o l’apparato radicale. Per questo è vietato l’uso di mezzi pesanti sui terreni dove sono presenti radici e sono rese obbligatorie apposite strutture di protezione attorno alle piante.

Le norme di tutela e salvaguardia sono accompagnate da sanzioni per chi le viola: fino a 500 euro di multa, ad esempio, per chi danneggia o abbatte alberi con una circonferenza maggiore di 50 centimetri, anche nel proprio giardino.

Con il regolamento, commenta l’assessore Visconti, si raggiunge “un obiettivo di grande rilevanza che aumenta il regime di tutela del patrimonio naturalistico della Capitale, stabilendo norme amministrative e giuridiche indispensabili e chiare per la difesa del verde pubblico e privato”. Le nuove regole, prosegue Visconti, “derivano dal patrimonio di esperienza del Servizio Giardini di Roma Capitale e da un importante quanto elaborato processo di partecipazione, che ha impegnato tecnici capitolini, Municipi, associazioni ambientaliste, cittadini e ordine degli agronomi”. Si tratta, conclude Visconti, “di un vero e proprio piano regolatore che, oltre a stabilire come trattare al meglio il patrimonio naturalistico, opera a garanzia della sostenibilità della Capitale, migliorandone il quadro ambientale, contribuendo al contenimento dei gas serra e del riscaldamento locale, assicurando la conservazione della biodiversità e la caratterizzazione delle piante del nostro areale” (Fonte comune di Roma).

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