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Ostia, meduse sulla spiaggia

print12 agosto 2015 15:02
(AGR) Dopo lo spiaggiamento delle piccole meduse blu verificatosi lo scorso mese di maggio e la moria delle alghe, il gran caldo ha provocato l’avviciamento di meduse bianche, tipiche di queste acque ma sempre più rare sul litorale romano. Le grandi meduse vengono sospinte verso terra dalla corrente e puntualmente assistiamo ad un fuggi fuggi per evitare qualsiasi contatto con questi animali i cui "tentacoli" sono urticanti. Per questo è bene tener presente qualche suggerimento nell’eventualità di un incontro ravvicinato con queste creature marine molto diffuse nel nostro mare. Il contatto con il liquido urticante, infatti, emesso dalle cellule presenti sui tentacoli di una medusa, provoca una reazione a livello cutaneo, solitamente circoscritta alla parte in cui è avvenuto il contatto. La pelle si irrita e si avverte dolore bruciante e conseguente prurito. Poiché l’attività muscolare aiuta la diffusione del veleno, è meglio cercare di rimanere fermi e soprattutto non farsi prendere dal panico. Per prima cosa, bisogna eliminare eventuali residui dei tentacoli e lavare abbondante la parte colpita con acqua di mare fredda. Evitare di usare l’acqua dolce perché in questo modo si favorisce la produzione di neurotossine, responsabili di eventuali danni a livello del sistema nervoso centrale. Se è possibile, lavarsi con aceto, con dell’ammoniaca diluita in acqua o con una miscela di acqua di mare e bicarbonato di sodio. Anche se il prurito è forte, non dobbiamo grattare la pelle, poiché questa azione stimolerebbe l’attività muscolare e di conseguenza la diffusione del veleno. Nei casi in cui il bruciore è intenso e le vescicole sono a grappoli è consigliabile il controllo del medico il quale consiglierà, se necessario pomate al cortisone, antistaminici e se il dolore è intenso degli antidolorifici.

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