Nuova tutela per il verde
(AGR) ( AGR )Nuove regole basate sul principio della gestione partecipata per le aree naturali protette del Lazio che ricadono all'interno della Rete Natura 2000. Le prevede la delibera approvata dalla Giunta Regionale del Lazio su proposta di Marco Mattei, assessore all'Ambiente e sviluppo sostenibile."Siamo partiti dal presupposto che occorre mettere a punto un nuovo modello che sappia coniugare la biodiversità con la gestione sostenibile della Rete Natura 2000", ha spiegato Mattei.La Rete Natura> 2000, lo strumento principale della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità, interessa circa un quarto del territorio del Lazio ed è costituita da una rete ecologica che ha lo scopo di garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari.
"L'esigenza di apportare modifiche alla precedente normativa regionale su questa materia deriva dal fatto che erano stati stabiliti una serie di divieti e di regolamentazioni non direttamente discendenti dalla normativa comunitaria e statale e non pienamente coerenti con le finalità di conservazione partecipata tipiche della filosofia della rete Natura 2000", ha proseguito Mattei.
Il tutto ha permesso di conciliare le esigenze di tutela ambientale con quelle complessive del mondo rurale eliminando divieti penalizzanti come quello relativo allo spietramento o obblighi forestali non contemplati nella normativa nazionale.
La delibera prevede anche misure generali rivolte alle future Zone Speciali di Conservazione (ZSC) che dovranno essere designate entro il 2012, alla tutela del territorio e del mare e alla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali e della flora e della fauna selvatiche.
"La Giunta Polverini sta perseguendo un modello di tutela ambientale fondato sul concetto di sviluppo sostenibile, in base al quale si ritiene necessario apporre divieti solo dove sia realmente indispensabile, incentivando quelle attività che sappiano armonizzarsi con l´ambiente circostante. Per questo occorre il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse che gravitano attorno a questi siti, dai proprietari terrieri alle associazioni del territorio", ha concluso Mattei.
La nuova delibera disciplina anche il procedimento amministrativo di autorizzazione di piani, progetti e interventi da applicarsi a seguito di conclusioni negative della valutazione d'incidenza su unsito Natura 2000 e l'elaborazione del percorso amministrativo necessario a stabilire apposite misure contrattuali, previste dalla normativa comunitaria e nazionale, per la gestione dei siti Natura 2000. Tali misure dovranno indicare i soggetti gestori dei siti attraverso accordi stipulati con i proprietari terrieri pubblici, collettivi o privati ( Fonte regione Lazio).