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Malagrotta, fine di una discarica

print20 aprile 2016 13:06
Malagrotta, fine di una discarica
(AGR) Stop definitivo al gassificatore di Malagrotta. L’ha dato la regione Lazio dopo il coro di “no” registrati sul territorio, ultimo quello del Municipio XI che all’unanimità aveva dato parere contrario alla possibile riapertura, anche temporanea del gassificatore. Per Legambiente è una grande notizia….. “Ed ora si scongiuri il revamping degli inceneritori di Colleferro puntando tutto ad ampliare il numero di Comuni Ricicloni e sulle buone pratiche di riduzione e riuso dei rifiuti" si legge su una nota diffusa da Legambiente.

Intanto si attendono solo gli atti formali dell'assessorato all'ambiente regionale e, secondo gli ambientalisti, può essere questo l'inizio della fine nel Lazio per l'era degli inceneritori.

" Perché tutto ciò avvenga – afferma Roberto Scacchi, presidente Legambiente - si deve accelerare sulla diffusione del porta a porta dovunque, ampliando in numero dei comuni Ricicloni del Lazio, facendo conoscere e premiando le amministrazioni virtuose. Vanno poi messe in cantiere le progettualità per la riduzione e per il riuso dei rifiuti, con la creazione dei centri del riuso dove intercettare materie, prima che diventino rifiuti, fabbriche di materiali capaci di tramutare i rifiuti stessi in risorsa. Poi chi governerà la capitale avrà un ruolo decisivo nella diffusione delle modalità sane di conferimento dei rifiuti ma anche nell'individuazione e la creazione dell'impiantistica necessaria allo smaltimento, a partire da nuovi impianti per il trattamento della frazione organica".

“Lo stop al gassificatore – ha detto il presidente delal Commissiione ambiente regionale Cristina Avenali - è il risultato dell’ottimo lavoro fatto dalla Regione Lazio, che ha investito in questi primi tre anni di governo 150 milioni di euro sulla raccolta differenziata, insieme a quanto fatto dal Comune di Roma, e ha portato all’incremento della percentuale della raccolta differenziata in tutto il Lazio. Secondo lo studio della Regione relativo all’analisi sull’impiantistica, e la stima dei rifiuti che saranno prodotti nei prossimi dieci anni, l’accensione di un tale impianto non sarà necessaria. La Regione Lazio, adesso,dopo aver approvato le linee guida per la prevenzione e riduzione dei rifiuti, sta lavorando per la loro applicazione, a cominciare dalla creazione del primo centro di riuso, luogo di riciclo per eccellenza che restituisce nuova vita a oggetti che altrimenti verrebbero smaltiti. Serve guardare a questo tipo di economia che porti non solo ad una diminuzione nella produzione dei rifiuti, ma anche alla creazione di nuovi posti di lavoro. In questo senso è stato molto bello l’incontro al quale ho partecipatoal Tecnopolo Tiburtino per la presentazione dell’iniziativa “Reschool” di Legambiente Lazio e Reware, in collaborazione con il municipio IV e il Tecnopolo. Un progetto che trasforma i vecchi computer in una vera e propria risorsa. Si chiede infatti alle aziende di consegnare alla cooperativa Reware e a Legambiente Lazio i dispositivi obsoleti che una volta rigenerati vengono in parte donati alle scuole del territorio. Ottimo esempio di economia circolare a Roma, la strada è tracciata e va diffusa”.

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