Legambiente, nuova campagna contro lo smog
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“A Roma e nel Lazio non ci si può ricordare di tutelare i polmoni dei cittadini dalla cattiva qualità dell’aria solo quando è necessario fissare le targhe alterne, serve una nuova politica per fermare le auto private e far camminare i mezzi pubblici, a partire almeno dalla protezione di vecchie e nuove corsie preferenziali –dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Servono pedonalizzazioni estese, a partire dal Colosseo come hanno chiesto i cittadini, ricacciando via i pullman turistici dalla città e ripensando la tariffazione della sosta per sfavorire l’uso dell’automobile, con una vera rete di corsie preferenziali per potenziare il mezzo pubblico.”>Nel Lazio la situazione è altrettanto allarmante. La maglia nera va al territorio della provincia di Frosinone dove si sommano ben 539 episodi totali di superamento dei limiti di legge: ad eccezione della centralina di Fontechiari, un piccolopaese a 357 metri di altezza utilizzato per misurare la situazione di “fondo regionale”, Frosinone è in testa alla classifica con 120 sforamenti, seguito da Ceccano con 118, ma i dati sono alti anche a Cassino con 68 e Ferentino con 65. In provincia di Roma, i valori più alti sono stati registrati in una delle centraline di Colleferro con 54 giorni di superamento dei limiti -dovuti in parte alla presenza dell'area industriale, dell'arteria autostradale oltre che al traffico cittadino- seguita poi da Ciampino, che si attesta a quota 43 -con il traffico aereo che rende la situazione ancor più complicata-. Viterbo risulta la provincia meno inquinata con 21 sforamenti totali tra il capoluogo e Civita Castellana, segue Rieti con 22 superamenti, mentre in provincia di Latina si arriva a 81 giorni di superamento con la centralina di Latina Romagnoli che ha registrato il maggior numero di sforamenti con 41 giorni.“A Roma e nel Lazio c’è un’emergenza sanitaria legata allo smog, servono nuovi provvedimenti per tutelare la salute dei cittadini, coordinati dalla Regione in tutto il Lazio anche esercitando poteri sostitutivi, ma soprattutto serve una politicaper il trasporto pubblico –ha dichiarato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Nella Capitale doppie e triple file sono sempre più presenti, insopportabili e pericolose, dellenuove tramvie s'è persa traccia, tante belle parole si dicono sulle isole pedonali, le zone a 30 chilometri all’ora e sulle piste ciclabili ma non se n'è visto un metro in più, il bike sharing è scomparso dalla città e il car sharing non decolla. Nel Lazio serve una legge per i pendolari, che istituisca un fondo regionale per il trasporto su ferro e dedichi l’1% del bilancio regionale a questa priorità.”>La difficile situazione di Roma e del Lazio è ancora più evidente nei primi dati del 2013. Le belle giornate assolate dell’inizio di quest'anno hanno fatto schizzare in alto i valori della concentrazione media di polveri sottili, facendo registrare alle centraline numerosissimi superamenti: a Roma al 10 gennaioerano già 58 gli episodi di superamento nelle centraline e anche il biossido di azoto supera il limite già per 8 giorni nella centralina di Arenula e per 5 giorni a Tiburtina. Nella provincia di Frosinone, il 2013 si apre con una situazione che continua ad essere sempre più allarmante arrivando già ad un totale di 65 superamenti, con i limiti superati un giorno su due (50%) nei primi dieci giorni di gennaio. La situazione non miglioranemmeno a Colleferro, Ciampino e Guidonia che registrano alte concentrazioni di sostanze inquinanti, con dati analoghi anchenelle province di Viterbo e Rieti, mentre a Latina sono statiraggiunti già 21 giorni di superamento.Sul fronte sanitario, Legambiente ricorda lo studio Aphekom:se nella Capitale la concentrazione media annuale di polveri sottili PM 2,5 si riducesse a 10 microgrammi per metro cubo (il livello raccomandato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità) sarebbero evitate un incredibile numero di 1.278 morti (997 per cause cardiovascolari) e la popolazione di 30 anni guadagnerebbe un anno di vita, con un beneficio economico superiore ai 2 miliardi di euro.