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Lazio, mare più inquinato

print28 giugno 2016 15:27
Lazio, mare più inquinato
(AGR) Oltre la metà dei punti campionati lungo le coste del Lazio dai tecnici di Goletta Verde presenta cariche batteriche elevate: ben sedici punti, rispetto ai ventitré complessivi, ricevono un giudizio di inquinato o fortemente inquinato, con la provincia di Roma a far da padrona del mare inquinato con undici punti su undici. Scarichi abusivi o non controllati che continuano a finire direttamente sulle spiagge e il noto deficit depurativo restano i principali fattori che continuano a mettere a dura prova il mare del Lazio. Legambiente chiede che Regione e amministrazioni comunali, di costa e dell’entroterra, siano finalmente attive nella risoluzione dei deficit depurativi ancora presenti, per non compromettere una delle principali risorse di questo territorio, e iniziare a rilanciare l'economia turistica e del mare in chiave sostenibile.

È questo la richiesta che arriva dalla storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane - realizzata anche grazie al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati e il sostegno dei partner tecnici NAU e Novamont - che oggi chiude a Terracina la sua tappa nel Lazio. L’istantanea regionale sulle acque costiere dell’equipe tecnica dell’imbarcazione ambientalista è stata presentata questa mattina in una conferenza stampa al Palazzo della Bonificazione Pontina di Terracina da Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio; Serena Carpentieri, responsabile Goletta Verde; Anna Giannetti, presidente Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e Silvia Canzano, responsabile Campagne Circolo Legambiente di Terracina, alla presenza di Antonio Pisterzi, responsabile rapporti pubblica amministrazione Acqualatina; Marco Sansò comandante della Capitaneria di Porto , Roberta Corona, dirigente Arpa Lazio; Laura Aguzzi, tecnico-biologo Arpa Lazio, Roberta Tintari, consigliera comunale di Terracina, Giampiero Negossi, dirigente attività produttive e del turismo del comune di Terracina, Danilo Mastracco, fiduciario condotta Slow Food Terracina, Gino di Lello, rappresentante consorzio balneari, rappresentati dei circoli di Legambiente Monte San Biagio e Fondi.

Il monitoraggio di Goletta Verde prende in considerazione il campionamento dei punti critici che vengono principalmente scelti in base a un “maggior rischio” presunto di inquinamento. Per questo vengono prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che spesso troviamo sulle nostre spiagge: queste situazioni sono i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta all’insufficiente depurazione dei reflui urbani che attraverso i corsi d’acqua arrivano in m

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