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Il sistema balneare è da “rottamare”

print26 marzo 2012 13:14
(AGR) ( AGR ) “L’attuale balneazione va adeguata alla nuova offerta turistica - Afferma il Presidente Renato Papagni nella sua introduzione, le strutture balneari dovranno essere modificate e diversificate, con investimenti mirati. Continua il Presidente di Assobalenari Roma - Bisogna prima demolire e poi ricostruire gli stabilimenti che non funzionano,serve una rivoluzione.La realtà turistico balneare del litorale laziale non è omogenea,è costituita da poche “isole”,strutture che offrono servizi moderni e di qualità, che convivono con luoghi dimenticati e privi di appeal.

Per il cambiamento servono strumenti concreti, in primis Il PUA, Piano Regionale di Utilizzazione Arenili, ed il successivo Piano della Costa, necessari alla Programmazione di un Piano Turistico che permetterà di trasformare le aree costiere rispettando il vincolo urbanistico ed il vincolo ambientale. L’obiettivo è quello di muoversi peruno sviluppo organico della costa -spiega Renato Papagni -laRegione Lazio deve puntaretutto sul mare se vuole crescere in terminin turistici. Passi avanti si stanno facendo con la destagionalizzazione.LaleggeComunitaria 2010petterà ai baleneari di “lavorare” sulla spiaggia anche d’inverno e diversificare l’offerta con servizi integrati e alternativi.A Roma le energie di Assobalneari sono canalizzate nella partecipazione alla realizzazione del Secondo Polo Turistico e nella promozione internazionale, già avviata, di una nuova immagine del Mare di Roma, basata sulla valorizzazione del sistema dunale e del patrimonio storico archeologico.

Gli Albergatori di Asso Hotel Roma Mare,con cui abbiamo siglato un’intesa commerciale, sono in questi giorni al Mitt di Mosca per promuoverepacchetti turistici che collegheranno alberghi a stabilimenti, con l’obiettivo di rilanciare il comparto turistico del Litorale puntando sulla valorizzazione delle risorse del mare. E’ la prima volta che su Ostia si attiva un’operazione del genere, ideata in funzione del progetto, ormai maturo,del Waterfront. Facendo un più ampio ragionamento di sviluppo turistico sul fronte regionale bisognerà accellerare gli investimenti in infrastrutture e sugli scali nodali; il Porto di Civitavecchia e l’Aeroporto di Fiumicino sono risorse che andranno potenziate.

Il raddoppio delle Cristoforo Colombo, i lavori sulla Via del Mare e sul Ponte della Scafa, quando partiranno?

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