Federparchi soddisfatta
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La decisione ieri sera nel corso di un vertice in Prefettura a Napoli.
«La notizia non può che essere bene accolta: scongiurare l'apertura di una discarica all'interno dell'area protetta era l'unica strada da seguire». Lo dice Federparchi, che si era battuta al fianco del Parco del Vesuvio e che in una nota prosegue: «In questo modo può essere avviato il recupero, la ricomposizione e la riqualificazione ambientale delle cave del Parco Nazionale del Vesuvio, con la possibilità di utilizzo della frazione organica stabilizzata prodotta dal ciclo integrato dei rifiuti. In questo modo potranno anche essere restituite superfici alle coltivazioni tipiche dell'area».
La decisione è stata presa nella riunione di ieri pomeriggio alla presenza del commissario straordinario per l'emergenza rifiuti Guido Bertolaso, del ministro all'Ambiente Pecoraro Scanio, di Aldo Cosentino, responsabile della direzione della Protezione della Natura del Ministero e di Gianfranco Mascazzini, responsabile della direzione della Qualità della vita.
«L'impegno preso per Terzigno - dice il commissario del Parco Nazionale del Vesuvio Amilcare Troiano, vicepresidente della Federparchi - è fondamentale per garantire il rispetto della natura in quest'area. E l'arrivo di questa buona notizia lo si deve alla sensibilità di tutte le parti coinvolte. È stata trovata la giusta soluzione a una questione delicatissima».