Axa Malafede, no all'Isola Ecologica senza una nuova viabilità
I cittadini contro il progetto del Campidoglio di realizzare la struttura all'incrocio fra via Ruggiero Panerai e via Oscar Ghiglia.
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area isola ecologica
(AGR) E’ ormai ufficiale la decisione del Comune di Roma di realizzare un’isola ecologica nel quartiere Axa-Malafede, nel lotto all’incrocio fra via Ruggiero Panerai e Via Oscar Ghiglia. E’ stata immediata la reazione degli abitanti contrari al piano del Campidoglio.
“Il progetto – si legge su una nota sottoscritta dai cittadini del quartiere Axa-Malafede - non è stato pubblicato, come da regolare procedura, nell’Albo Pretorio, nonostante si trattasse di un argomento di interesse pubblico. L’omessa divulgazione, e la poca chiarezza su alcuni aspetti tecnici della realizzazione ha provocato grande perplessità negli abitanti dell’Axa-Malafede, che a seguito della notizia trapelata si sono riuniti in un giardino pubblico per un momento di condivisione e confronto sulla delicata questione. In tanti, fra i cittadini e le Associazioni che da anni rappresentano il quartiere, si sarebbero aspettati di essere coinvolti in un processo partecipativo, principalmente per essere informati di un progetto così importante, e poi, naturalmente, anche per avere l’opportunità di segnalare le problematiche più evidenti collegate alla realizzazione dell’isola ecologica.
Primo fra tutti, il problema della viabilità. Al momento sono troppo pochi gli accessi a quella che sarà l’isola ecologica: via Menzio e via Ghiglia, strade lungo le quali sono dislocate tre scuole, e via Usellini, zona residenziale con abitazioni molto vicine al ciglio stradale. Si temono di conseguenza: inquinamento acustico e congestione del traffico, fra camion dell’AMA e automobili degli utenti dell’isola ecologica, nonché l’incremento del rischio per i pedoni, soprattutto le famiglie che accompagnano i bambini a scuola, o al vicino parco di via Viner, in strade che già risentono di questo problema e dove esiste una segnaletica con limite di velocità a 30 km che viene raramente rispettata. Altra questione: la struttura, così come è stata progettata, potrebbe far aumentare il numero dei pirati ecologici che già ora abbandonano, nottetempo, sacchi di detriti, immondizia varia, e rifiuti ingombranti nelle aree adiacenti al lotto destinato al progetto. L’installazione di telecamere, al momento non prevista nel progetto, potrebbe ridurre questo fenomeno di inciviltà che già offende ed opprime il quartiere. E sono in molti anche a paventare una pesante svalutazione degli immobili, in una zona già aggravata dal caos delle affrancazioni. Ed anche per chi si trova in una condizione di fragilità sociale, come il pastore accanto all’area dove sorgerà la struttura”.Photo gallery
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