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Arte e Natura a Venezia

print21 luglio 2015 13:37
(AGR) La piccola isola di San Secondo, situata lungo il canale navigabile che collega la terraferma a Venezia, abbandonata da trent’anni e concessa temporaneamente per l’occasione dall’Agenzia del Demanio, sarà la protagonista di un progetto di riqualificazione ambientale e di valorizzazione artistica ideato e curato da Anne Demijttenaere sul modello di Opera Bosco Museo di Arte nella Natura a Calcata (Viterbo). Realizzato con il contributo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, de Il Giardino di Pianamola - Nature and Art Projects di Elisa Resegotti e in collaborazione con Legambiente Venezia. Terra.Terra è il secondo progetto di Opera Bosco Museo di Arte nella Natura a Venezia, dopo la mostra laboratorio “VeneziaArchiNature” sull’Isola della Certosa, nell’ambito de La Biennale Architettura 2014.Dalla fine di giugno i volontari di Legambiente Venezia procederanno alla pulizia dell’Isola di San Secondo e dal 15 agosto gli artisti Francesca Checchi, Anne Demijttenaere, Hans-Hermann Koopmann, Maria Pia Picozza e Yongxu Wang lavoreranno insieme per realizzare collettivamente l’installazione che dal 30 agosto 2015 sarà visibile dalla Laguna e dal Ponte della Libertà, che congiunge Mestre a Venezia.

Una visione dell’arte antagonista del “prêt à porter” che nasce processualmente dal territorio stesso. Come spiega la curatrice del progetto: Gli artisti valuteranno il luogo, carpendone i suoni, i colori, le forme, i profumi in relazione con l’orizzonte, il cielo, sentendosi davanti alla storia e non solo il frutto di questa. Gli artisti estendono il concetto di estetica all’ecosistema procedendo, di pari passo, alla manutenzione del bosco come azione fondamentale per il reperimento e la comprensione dello stesso materiale naturale grezzo che utilizzano nella realizzazione dell’opera.

Terra. Terra rappresenta un’esperienza condotta con atteggiamento di responsabilità sociale che restituisce all’arte il suo valore socio-politico-ambientale. Perché – come sottolinea Anne Demijttenaere - l’arte è il simbolo dell’anima dei popoli e i popoli vogliono un mondo ecologico ed equo con l’imprescindibilità di sostituire il consumismo con la creatività bio-degradabile e riportare le foreste, gli oceani, la natura tutta, che sono il nostro essere biologico e il nostro fondamento culturale, al centro della sacralità.

Il work in progress sarà ripreso dal designer e musicista Jonas Clementoni che realizzerà un video seguendo le fasi successive di realizzazione dell’intero progetto.

Il progetto si avvale inoltre della consulenza dell’artista Costantino Morosin e della paesaggista e curatrice Elisa Resegotti.

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