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Roma, il ruolo degli "orti urbani", eccellenza Europea

Il sindaco Gualtieri agli Stati Generali: "Quella degli Orti Urbani è una realtà importantissima della nostra città, di cui tutti dobbiamo essere consapevoli e orgogliosi, soprattutto perché è un’eccellenza riconosciuta anche a livello europeo"

printDi :: 02 febbraio 2025 15:02
radicchio porodotto dell'orto

radicchio porodotto dell'orto

(AGR) Una grande partecipazione della cittadinanza ai primi Stati Generali degli Orti Urbani svolti presso la Vaccheria e organizzati dall’Assessorato all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, con la collaborazione della Commissione Capitolina Ambiente e il supporto della rete Liberi Orti in Comune.

L’evento si è aperto con gli interventi istituzionali del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dell’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, del Presidente della commissione capitolina Ambiente Giammarco Palmieri, della Presidente del municipio IX Maria Teresa di Salvo e del Presidente della Rete Liberi Orti in comune Andrea Messori.

 
Sono seguiti cinque panel tematici sul ruolo del Terzo Settore, i Patti di Collaborazione, le politiche del Cibo, didattica e formazione, biodiversità e apicoltura.  

Infine, uno spazio dedicato all’ascolto delle istanze provenienti dagli ortisti, con l’intenzione di rafforzare sempre di più il ruolo sociale che gli orti urbani svolgono all’interno della comunità.

"Quella degli Orti Urbani è una realtà importantissima della nostra città, di cui tutti dobbiamo essere consapevoli e orgogliosi, soprattutto perché è un’eccellenza riconosciuta anche a livello europeo, una dimostrazione concreta della forza del legame fra terra e comunità. Roma è unica da questo punto di vista perché una parte predominante del territorio cittadino è verde e agricola, spesso anche inserita nella realtà urbanizzata. Come amministrazione sosteniamo con forza tutte le iniziative che esaltano questa unicità di Roma e voglio ringraziare tutte le realtà legate a questa esperienza come anche l’assessora Alfonsi per un lavoro fondamentale per far compiere alla capitale un salto di qualità decisivo dal punto di vista ambientale e della partecipazione democratica”, ha dichiarato il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

"È bellissimo vedere una così ampia partecipazione: cittadini, associazioni e istituzioni uniti per la valorizzazione degli orti urbani come beni comuni. Con questi primi Stati Generali degli Orti Urbani aggiungiamo un tassello alla valorizzazione dell’agricoltura in città, un punto di partenza per tutto il lavoro che comincia da qui in poi riguardo le realtà orticole, con il Regolamento come strumento e le energie collettive come volano di crescita per nuove e più ampie comunità solidali, ecologiche, educanti” ha dichiarato l’Assessora Alfonsi. “Inoltre, oggi possiamo annunciare che a Roma, nell’area dell’ex complesso di Santa Maria della Pietà nascerà il più grande parco di orti urbani d’Europa, grazie a un progetto in collaborazione con la Città Metropolitana, che vedrà la creazione di circa 350 spazi coltivabili. In più, abbiamo l’obiettivo di mettere a bando entro il 2025 le prime terre pubbliche da destinare ad orti urbani comunitari” ha aggiunto Alfonsi.

“Oggi (ieri) abbiamo raccolto il lavoro fatto in questi anni per condividerlo con la cittadinanza: è stato un cammino durato tre anni, fatto di confronto e dialogo con le comunità di ortisti e culminato nel Regolamento degli orti urbani votato in Assemblea Capitolina il 25 ottobre 2024. Il nuovo atto è andato di pari passo con il Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni, votato anch’esso in Assemblea Capitolina nel maggio del 2023, che ci ha permesso di compiere un passo ulteriore, per arrivare a questo nuovo atto che punta su patti di collaborazione e gestione condivisa. Oggi gli orti urbani di Roma diventano orti comunitari e la loro valenza si arricchisce del significato di Bene comune, un bene strettamente legato al territorio e alla comunità" ha concluso Alfonsi.

“Gli orti urbani sono un bene comune. Lo abbiamo voluto ribadire con forza con il nuovo regolamento, approvato ad ottobre dall'Assemblea Capitolina. Un percorso che nasce proprio dagli orti romani, da coloro che ogni giorno fanno vivere queste importantissime realtà. Luoghi in cui si coltivano relazioni, legami sociali, cultura del rispetto degli altri e dell'ambiente. In una parola, si curano persone e comunità” ha dichiarato il presidente della commissione capitolina Ambiente Giammarco Palmieri.

“La Vaccheria è un bene comune e casa romana della pop art. Siamo particolarmente felici di ospitare qui gli Stati generali degli orti urbani comunitari. Un percorso partecipato che ha portato il Comune ad approvare il regolamento che li riconosce come beni comuni e li promuove con i patti di collaborazione come esperienza di socialità, di valorizzazione della qualità del cibo e dell’ambiente, di educazione ambientale e di rigenerazione urbana. Nel nostro territorio ci sono solide e importanti esperienze di orti urbani, fruibili anche a persone con disabilità” ha dichiarato Titti Di Salvo, presidente del Municipio IX.

"La storia degli orti urbani a Roma parte da lontano, dagli orti di guerra, nati per necessità e per fame. Una storia che è cambiata molto ed è poi divenuta recupero e cura collettiva di uno spazio abbandonato e spesso martoriato dai rifiuti. Nel 2011 gli orti urbani di Roma hanno iniziato un percorso di autoregolamentazione, chiedendo a gran voce di uscire dall’illegalità. Il nuovo regolamento degli orti urbani aggiunge appunto la parola ‘comunitari’, racchiudendo tutta la tradizione di spontaneità, tutto il presente di azione civica e tutto il futuro di una cooperazione sinergica tra società civile e istituzioni”, ha dichiarato Andrea Messori della rete Liberi Orti in comune.

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