Il tatuaggio come linguaggio artistico contemporaneo
(AGR) Marco Manzo in concomitanza con Andy Warhol e Pollock propone il tatuaggio come linguaggio dell’arte contemporanea del XXI secoloDal 6 dicembre, al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, va in scena la mostra Marco Manzo: il tatuatore, visual artist, scultore, incisore e designer di fama internazionale espone al Vittoriano la sua intera produzione artistica.“Apoteosi del Tatuaggio”che con la mostra Marco Manzoviene celebrato a Roma con una mostra artistica che in concomitanza delle mostre dedicate a Warhol, Pollock e i grandi rappresentanti della Scuola di New York, resteràaperta al pubblico fino al 16 dicembre.
Il percorso di mostra racconta l’excursusartistico di Manzo attraverso tatuaggi, sculture tatuate in bronzo, alluminio, ceramica, marmo, arte digitale e video arte, lastre e fotografie, installazioni interattive e performancedurante le quali il pubblico potràinteragire con le opere d’arte.Una “mostra vivente”, delle live performance, opere e installazioni concesse da vari Musei di Arte Contemporanea (come il Museo LIMEN di Vibo Valentia, la Fondazione Logudoro Meilogu Museo d'arte Contemporanea FLM di Banari; il SAMAC, Museo Arte Contemporanea dedicato alle Streghe di Benevento) oltre a lavori provenienti dalla 16. Mostra Internazionale di Architettura- La Biennale di Venezia- Padiglione Guatemala, a cui l’artista ha partecipato.
Durante la sua carriera Marco Manzo èriuscito a fondere insieme le modalitàdi espressione piùvariegate e a creare un personale quanto riconoscibile e riconducibile linguaggio che, nel tempo, ha conquistato i contesti piùeterogenei.
Famosi i suoi matrimoni e le sue contaminazioni con la scultura, il design, la video-art, le arti digitali, la musica, l’alta moda e i motori. L’unicità, l’irriproducibilitàe l’innovazione sono gli elementi distintivi propri della sua arte incisoria su corpo umano.
Uno degli ultimi traguardi raggiunti, èstato quello di trasformare il tatuaggio in una forma artistica riconosciuta e di portarlo ad essere degno di una considerazione istituzionale pari alle arti cosiddette maggiori: a lui si deve infatti l’ingresso del tatuaggio nei musei di arte contemporanea e nelle loro collezioni permanenti, segnando una ulteriore tappa nel percorso della storia dell’arte.Le opere di Manzo infatti, hanno fatto il loro ingresso a vario titolo presso il Maxxi ed il MACRO di Roma, la Gagosian Gallery di New York ed alcuni dei piùcelebri musei di arte contemporanea internazionali, come il MOMA di New York.La mostra Marco Manzo, patrocinata dalla Regione Lazio e di Roma Capitale - Assessorato alla Crescita Culturale, conferma dunque il tatuaggio come arte contemporanea del XXI secolo che con Marco Manzo raggiunge i suoi massimi livelli. Gestione e organizzazione Complesso del Vittoriano - Ala Brasini del Gruppo Arthemisia.