X Municipio, l'Ostia Mare gioca nell'aula consiliare la partita più difficile, l'assessore Onorato lascia una porta aperta al dialogo
L’Anco Marzio che ospitava le partite del team biancoviola, è stato inibito al pubblico, così come gli spogliatoi per l’assenza della certificazione di agibilità per il pubblico rilasciata dalla Commissione Pubblico Spettacolo. Onorato: la società deve provvedere a rimettere tutto in regola.
X Municipio, l'Ostia Mare gioca nell'aula consiliare la partita più difficile
(AGR) La spinosa questione del centro sportivo “Anco Marzio” dell’Ostia Mare, la squadra portabandiera del litorale romano arriva nell’aula “Massimo Di Somma” del X Municipio. L’Anco Marzio che ospitava le partite casalinghe del team biancoviola, militante nella serie D, è stato inibito al pubblico, così come tutti i locali spogliatoi per l’assenza della certificazione di agibilità per il pubblico rilasciata dalla Commissione Pubblico Spettacolo che nel sopralluogo del 15 dicembre 2021 aveva rilevato l’irregolarità urbanistica. Una “grana” che la nuova proprietà del sodalizio biancoviola ha scoperto a fine gennaio, quando il passaggio di consegne era già stato effettuato e che prevede un notevole esborso economico che andrebbe tutto a gravare sulle casse sociali.
Alessandro Onorato assessore allo sport ed ai grandi eventi di Roma
Tribune dell’impianto Sportivo Anco Marzio
Il 19 gennaio 2022 Roberto Di Paolo acquista la società Ostia Mare ed il 28 gennaio l’Ufficio sport nel corso di un nuovo sopralluogo scopre che il centro sportivo Anco Marzio ha di fatto un nuovo concessionario. Inizia il dialogo tra le parti. Secondo Onorato, su questo punto, c’è stata una carenza da parte della nuova proprietà che prima di acquisire la società avrebbe dovuto comunicare al Campidoglio e verificare la situazione. Dall’altra parte si replica sostenendo che doveva essere il concessionario a comunicare il nuovo assetto e solo successivamente, solo alla conclusione della trattativa, la nuova proprietà. Intanto a marzo parte una prima procedura per la decadenza poi sospesa dinanzi alla volontà della società di sistemare la situazione. Siamo al 14 giugno, il 3 agosto l’Ostia Mare presenta il piano di risanamento in 36 mesi. A settembre nuovo sopralluogo in via Amenduni ed i tecnici rilevano che ancora nulla è stato fatto. L’iter per la decadenza della concessione riparte. L’assessore Onorato viene “attaccato” sui social, lo scontro cresce di tono, lo scorso 23 settembre Onorato presenta una denuncia formale contro ignoti alla Procura della Repubblica, intanto però la polemica divampa.
Centro Sprtivo Anco Marzio
Il dibattito in Municipio si accende. Onorato non fa un passo indietro ma è disposto al dialogo, lascia aperta una finestra ad un possibile, difficile accordo. “Sino ad oggi è circolata la convinzione che se c’è la volontà politica tutto si può risolvere. Però – avverte Onorato – c’è un limite che è fissato dal rispetto delle regole. Nessuno, ripete vuole chiudere l’Ostia Mare, l’impianto gli è stato lasciato in custodia. Sono pronto ad incontrare la società, a trasmettere tutti gli atti alla Commissione Trasparenza del Municipio, a parlare con i genitori dei ragazzi”.
Scuola Calcio Ostia Mare
A pagare il prezzo maggiore però sono i tanti ragazzi che frequentano il centro sportivo, dalla scuola calcio, una delle più prolifiche di Ostia e del litorale romano, al settore giovanile alla prima squadra costretta a giocare praticamente in trasferta tutto il campionato, un grave handicap. Oggi agli allenamenti i giocatori si presentano in tuta ed alla fine tutti a casa a fare la doccia. Poi c’è la società che deve mettere in conto una spesa significativa per mettere in regola l’impianto.
Alessandro Fabietti, direttore dell’impianto Sportivo Anco Marzio
Alessandro Fabietti, direttore dell’impianto con la nuova gestione di Di Paolo, riassume la situazione: “E’ una questione di tempi. Abbiamo chiesto una deroga. Questa situazione l’abbiamo trovata e probabilmente si protraeva da anni. Il presidente è pronto ad intervenire ma ha chiesto di avere prima tutte le autorizzazioni necessarie per procedere. Sappiamo tutti come vanno queste cose, una volta acquisiti i permessi nel giro di 30 giorni possiamo ricostruire tutto e ripartire, ma se procediamo a quanto ci è stato chiesto, iniziamo i lavori e poi non abbiamo i permessi e le autorizzazioni in tempo, rischiamo di compromettere l’intera stagione. In questo centro lavorano cinquanta persone, tra tecnici ed addetti, gli atleti tesserati solo oltre 500 la società è solida, possiamo farcela, adesso chiediamo solo un po’ di tempo”.
impianto Sportivo Anco Marzio