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Ostia, stop al ripascimento?

print04 novembre 2016 15:40
Ostia, stop al ripascimento?
(AGR) Il ministero dell'Ambiente, a seguito delle segnalazioni parlamentari, si è attivato e continuerà a vigilare sulla corretta effettuazione delle verifiche preliminari sull’opera per evitare ogni possibile effetto negativo dei pennelli voluti dalla Regione Lazio. E' quanto si può trarre dalla risposta inviata dal ministro dell'Ambiente all'interrogazione presentata dalla senatrice di Area popolare Ncd-Udc, Fabiola Anitori, relativa al progetto per la realizzazione di pennelli frangiflutti sul litorale di levante di Ostia lido.

"L'intervento del ministero dell'Ambiente - spiega la senatrice di Ap - dimostra la fondatezza delle mie preoccupazioni, rispetto ad un progetto sul quale da ultimo anche il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica ha espresso parere negativo (per gli impatti negativi a suo tempo da me ipotizzati sulla Riserva naturale statale del Capo dello Stato, a Castelporziano), e che soprattutto non risolve affatto il problema serissimo dell'erosione costiera a Ostia. Semplicemente lo sposta più a Sud, compromettendo sul piano paesaggistico e ambientale le nostre spiagge".

"Va dato atto al ministero, - continua la senatrice Anitori - a fronte delle mie due interrogazioni, di aver avviato un'azione di monitoraggio puntuale e rigorosa sulla valutazione d'impatto su vasta area di opere che, una volta realizzate, potrebbero procurare un grave danno paesaggistico ed ambientale in una zona di alto pregio ed a ridosso di aree protette".

La Regione, lo scorso 27 settembre 2016, ha comunicato, che, - si legge nella risposta all'interrogazione - "allo stato attuale la Valutazione di Incidenza è ancora in corso presso l’Autorità regionale". Precisando anche che "ha provveduto a richiedere pareri sia al Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica (Servizio Tenuta e Giardini), che si è espresso con parere negativo, sia all’ISPRA". Istituto che ancora non ha fornito la valutazione tecnica richiesta vista la complessità dell’intervento e la prossimità a siti 'Natura 2000' di grande valenza ambientale".

"Mi appello ora al presidente Zingaretti e al suo vice, Smeriglio, sensibili ai temi dello sviluppo sostenibile: a fronte di un’opera annunciata in pompa magna oltre due anni fa e che non parte perché bloccata a seguito della mia iniziativa, di portare all’attenzione del Senato della Repubblica le preoccupazioni dei balneari, degli sportivi e di tutti coloro che amano la nostra bellissima fascia costiera. Perché la Regione Lazio non rivede la propria scelta sbagliata mentre l’erosione continua e mette a serio rischio e/o distrugge fondamentali attività economiche della costa? Un progetto vecchio e inidoneo si mette da parte e se ne fa un altro, ma non si può non dare risposta a un dramma effettivo che intanto continua. Nessuno può pensare che fatta una scelta sbagliata si possa continuare su quella strada, per motivi burocratici e/o per l’inadeguatezza di qualche assessore" conclude la senatrice Anitori.

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