IEVA: Viale di Castel Porziano, abbattimento pini, tutto regolare
Viale di Castel Porziano, abbattimento pini, tutto regolare
(AGR) La verifica fitosanitaria e dendrostatica dei pini (Pinus pinea L.) radicati lungo il tratto di Viale di Castel Porziano, incaricata da questa Amministrazione a Dottori Forestali, iscritti all'Ordine dei Dottori Agronomi, ci ha consentito di conoscere lo stato di salute di 519 alberi.
Di questi, 405 sono appratenti alla classe C dove è raccomandata la cura e la potatura, 77 in classe C-D sui quali è necessario ridurre il rischio, infine 37 di questi sono in classe D ovvero da abbattere.
Nel sito analizzato, si riscontrano diverse criticità che costringono gli alberi a vegetare con apparati radicali in porzioni di suolo di limitate dimensioni. Le alberature sono radicate a poca distanza dalla sede stradale, da un lato sul bordo del canale aperto di profondità variabile da circa 2,10 metri a circa 0,80 metri, con pareti molto acclive e in alcuni casi rivestite in cemento armato, terreno per lo più permeabile caratterizzato da copertura erbacea spontanea; sull’altro lato sono radicati lungo il marciapiede (al di sotto del quale scorre ugualmente un canale intubato) in piccole tazze stradali quadrangolari di dimensioni variabili tra circa 1 metro per 1 metro e 2 metri per 2 metri con terreno costipato e poco drenante, generalmente i colletti risultano interrati circa all’altezza del marciapiede stesso. Altra anomalia è determinata sia dalla presenza del Tomicus (=Blastophagus) destruens, coleottero decisamente aggressivo che nel giro di pochi anni può portare la pianta alla morte, sia la Toumeyella parvicormis (nota come cocciniglia tartaruga) pericoloso insetto fitomizo che colonizza gli aghi del pino e lo indebolisce gradualmente in quanto si nutre della linfa succhiandola direttamente dai vasi linfatici.
Viale di Castel Porziano, abbattimento pini, tutto regolare
Questa Amministrazione, anche per rassicurare i cittadini, interviene con l’abbattimento delle alberature solo se dichiarate dagli Agronomi pericolose e i cui interventi sono autorizzati. Nel caso di specie seguirà un reimpianto di compensazione nelle aree vicine, dove poter realizzare piccoli nuclei di alberi da potersi adibire a parco, con la funzione di tanti piccoli polmoni verdi.
Così in una nota l'Assessore all'Ambiente, Territorio e Sicurezza del X municipio di Roma Capitale Alessandro Ieva