Turismo, parte bene l'Estate delle vacanze
Boom di prenotazioni, soprattutto ad agosto, sold out in moltissime località turistiche. Oltre 40 milioni di presenze, 8 italiani su 10 hanno già programmato la vacanza estiva, prevalentemente in auto, concentrata tra il 25 luglio e il 22 agosto.
(AGR) Prenotazioni ‘a tutto gas’ in Italia - complice la grande voglia di vacanza e di rinnovata libertà - che sembra un festoso preludio ad una stagione estiva in linea con quelle registrate prima della pandemia. “Oltre 40 milioni di presenze, soprattutto nelle località di mare del Sud, e l’arrivo dei primi significativi turisti stranieri, austriaci, francesi, tedeschi ed americani, stanno già determinando una consistente ripresa dell’attività turistica in moltissimi territori della nostra Penisola con positivi benefici per l’intera economia locale – ha affermato Tullio Galli, Coordinatore nazionale del Turismo della FENAILP, Federazione degli imprenditori e dei liberi professionisti”.
Puglia, Sicilia e Sardegna continuano ad essere al top nella graduatoria delle preferenze, seguite dalle Isole minori e dalle Città d’arte che, in parte, hanno ripreso l’appeal degli anni scorsi.
“Siamo ancora distanti dai grandi numeri registrati dall’attività turistica italiana negli anni d’oro della villeggiatura e del piacere della vacanza - continua Tullio Galli - ma le premesse per una grande estate di recupero e di ripartenza ci sono tutte”.
Dalla qualità dei servizi turistici offerti, ai prezzi assolutamente competitivi rispetto la media europea, dalla varietà delle soluzioni ricettive proposte alle innumerevoli opportunità di svago dei nostri territori, marini, montani, termali, d’arte, cultura ed enogastronomici, la vacanza in Italia continua a rappresentare un ‘must’ per il vero turista.
“Tutto questo, però – conclude il Coordinatore del Turismo in rappresentanza di oltre 20 mila imprese del settore – non ci deve far dimenticare la necessità di una programmazione per il futuro, da parte del Governo e delle Regioni, attraverso un Piano di investimenti e di risorse indispensabili ad uno sviluppo di questa fondamentale risorsa economica del nostro Paese, capace di generare circa il 13% del Prodotto Interno Lordo”.